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11 Testo registrato Papa Luciani disse sì alla pillola CITTA' DEI. VATICANO. Papa Luciani era a favore della pillola: la rivista «Trenta Giorni» ha portato alla luce un documento incontestabile per dare fondamento a quella che fino a oggi era solamente una voce. Il futuro Giovanni Paolo I, dal pontificato brevissimo, quando era ancora vescovo di Vittorio Veneto, nel 1968, ha incontrato nella parrocchia di Mogliano una platea di famiglie. Ancora qualche mese, e Paolo VI, andando contro il parere espresso a maggioranza da una commissione istituita per studiare il problema, metterà l'ostracismo alla pillola e in genere ai mezzi artificiali di controllo delle nascite. Una decisione che ancora adesso crea polemiche, dissenso e disobbedienza nella grande maggioranza dei cattolici. Ed ecco le parole testuali di Albino Luciani: «Si tratta di una questione che non riguarda più solo i vertici della Chiesa, ma tutta la Chiesa, tutte le giovani famiglie, le giovani famiglie cristiane. Io ho già accennato l'anno scorso al problema e ho dello: speriamo che il Papa possa dare una parola liberalizzatrice». E invece pochi mesi più tardi Papa Montini rese pubblica l'enciclica «Humanae Vitae», e il «no» irrefutabile alla pillola. La conferenza dell'allora Mons. Luciani non fa parte clel1'«Opera Omnia» in nove volumi relativa al pontefice scomparso nel 1978; probabilmente Giovanni Paolo 1 non aveva preparato un testo scritto, ma un semplice canovacccio, sui cui aveva poi improvvisato. La contraccezione, ha detto ancora in quell'occasione, «è la più grossa questioni! teologica che sia mai stata trattala nella Chiesa. Oliando c'erano Ario e Nestorio e si parlava delle due nature in Cristo, erano sì questioni molto gravi, ma le capivano soltanto al vertice della Chiesa, i teologi e i vescovi. Qui invece si tratta di una questione che non riguarda più i vertici della Chiesa. E' un punto veramente nodale che stanno ancora studiando». E poi c'è la battuta relativa alla «parola liberalizzatrice», sperata, ma mai giunta. «Il Papa Paolo VI - ha continuato Albino Luciani - ha detlo le stesse cose, ai 75 incaricati di studiare la questione: fate presto, per piacere late presto, perché ci sono migliaia di giovani sposi nell'incertezza e si vorrebbe rispondere loro». In un'altra occasione Luciani dissi?: «I vescovi sarebbero contentissimi di trovare una dottrina che dichiarasse lecito l'uso dei contraccettivi, a determinate condizioni... Se c'è anche una sola possibilità su mille, dobbiamo trovarla questa possibilità e vedere se per caso, con l'aiuto dello Spirito Santo, scopriamo qualcosa che finora ci è sfuggito». Albino Luciani avevava preparato anche un documento, su questo tema, dopo aver consultato famiglie, medici e teologi, ed era giunto a una conclusione possibilista. Del documento si è perduta ogni traccia; ma la scomparsa prematura del Pontefice ha forse privato la dottrina cattolica sulla contraccezione di sviluppi meno rigidi. Marco Tosarti