Kovailov a casa Colombe fuori dal negoziato sulla Cecenia

LA STAMPA Kovaiiovacasa Colombe fuori dal negozialo sulla Cecenia MOSCA. Ancora uno scandalo a Mosca. Serghei Kovaliov, il plenipotenziario per i diritti umani della Federazione Russa, è stato escluso dall'elenco degli accompagnatori della delegazione di osservatori della Osce che è partita ieri alla volta della Cecenia. E Kovaliov ha scritto una durissima lettera aperta a Eltsin: o lei annulla il suo stesso decreto (del 4 agosto scorso) che fissa le mie funzioni costituzionali, oppure lei e il primo ministro Cernomyrdin «ripristinate l'ordine costituzionale costringendo l'apparato statale e governativo a rispettarlo con i mezzi che avete a disposizione». Ma chi non ha rispettato la legge? Ovvero chi ha cancellato Kovaliov dall'elenco dei passeggeri del volo per Mozdok? Kovaliov spiega: si trattava d'un volo militare speciale e «quell'elenco era stato composto dal ministero della Difesa e poteva essere modificato solo sulla base di un ordine diretto e personale del ministro Pavel Graciov». In altri termini: chi comanda? Intanto Kovaliov resta a Mosca e non potrà fornire agli osservatori della Osce le sue opinioni in merito alla guerra cecena. Ma Kovaliov ha subito ieri anche altre due sconfitte. I deputati della Duma non sono riusciti ad approvare un documento che doveva dare un giudizio sul suo operato, in qualità appunto di plenipotenziario per la difesa dei diritti umani (solo 183 deputati l'hanno votato, ben lontani dal quorum necessario di 226). E, poco dopo, una risoluzione che chiedeva le dimissioni del generale Graciov si ò fermata sui 121 voti favorevoli. I falchi sembrano avere sempre più via libera, ogni giorno che passa. [g. e]

Persone citate: Cernomyrdin, Eltsin, Graciov, Kovaliov, Pavel Graciov, Serghei Kovaliov

Luoghi citati: Cecenia, Mosca