«Perché canto quella canzone» di G. F.

Walesa inserisce all'ultimo momento gli ebrei nel suo discorso, sfiorato l'incidente Guccini «Perché canto quella canzone» ; BOLOGNA. Per anni Francesco Guccini non ha cantato in con- | certo la sua «Auschwitz». E for- • se i suoi seguaci più giovani non sapevano che ò lui l'autore di quel brano del novembre '64, portato al successo dall'Equipe ; 84 e oggi riproposto dai Nomadi ad ogni loro spettacolo. Ma da qualche tempo anche Guccini ha ricominciato a cantare «Auschwitz». Si moltiplicano le imprese dei naziskin, gli episodi di intolleranza razziale, le aggressioni antisemite. E Guccini ha deciso di richiamarla in servizio. Per risvegliare le coscienze. «E' una vecchia canzone - ha spiegato il cantautore - e la consideravo un po' retorica. Invece mi sono accorto che non ò così, che se ne sente ancora il bisogno. E i ragazzi si emozionano». A qualcuno sarà sembrata un'operazione nostalgica, rispolverare una canzone di 30 anni fa... «Non è colpa mia - ribatte Guccini - se alcuni loschi cretini l'hanno fatta tornare d'attualità». [g. f.]

Persone citate: Francesco Guccini, Guccini

Luoghi citati: Bologna