E Biagi «crudele» porta in tv il carosello dei voltagabbana di Enzo Biagi

E Biagi «crudele» porta in tv il carosello dei voltagabbana Da Ferrara a Bossi. La Maiolo: io liberal, la sinistra no E Biagi «crudele» porta in tv il carosello dei voltagabbana TRADIMENTI DI PALAZZO VOLTAGABBANA: ovvero opportunista, banderuola, girandola. E' un signore che cambia opinioni e idee con grande facilità e magari traendone qualche vantaggio, almeno di potere». Così Enzo Biagi, nel suo Fatto introduce il piccolo campionario di «personaggi che hanno avuto brusche e successive crisi di coscienza». Lo spunto di cronaca? Eccolo: «L'ultimo traditore - sempre per qualcuno s'intende, spiega Biagi in ordine di tempo è Dini. Non ha mancato verso nessuno ma il solo fatto che abbia formato il governo lo rende antipatico agli amici di prima». E allora? Fiato alle trombe, Biagi illustra il «campionario» con la musica di Carosello. Primo spot: «Giuliano Ferrara. Da funzionario pei, a seguace di Craxi, al trasloco in Forza Italia. Berlusconi lo promuove ministro». Cambia lo spot: ecco Alberto Michelini. Poi Tiziana Maiolo: «Da Mao a Berlusconi». E ancora Tremonti e Sgarbi. Già, ma il Giuda «numero uno» non era Bossi? Certo e Biagi lo intervista: «Come si sente?». E il senatur: «Bene, visto che abbiamo in Berlusconi un uomo che noi riteniamo rappresentante di quelli che c'erano prima, vuol dire che andiamo bene». Ma Biagi non «perdona» e tira fuori dall'archivio l'ormai famoso: «La Lega? Mai con l'msi». E la «par condicio»? Rispettata. La difesa dei «personaggi del campionario» è affidata alla Maiòlo: «Io ho una cultura liberale e libertaria, ho tentato all'interno della sinistra, per molto tempo, delle battaglie che hanno avuto un successo molto parziale, nel senso che ho sempre trovato contro di me, che mi battevo per le garanzie, il pei. Quando Berlusconi mi ha proposto la candidatura io ho intuito che c'era più spazio nel polo delle Libertà per fare appunto le mie battaglie libertarie di quanto non ne avessi trovato per tanti anni nella sinistra». Immancabile la citazione della Conversione di San Paolo. Ma in politica la conversione è lecita? La risposta è affidata a monsignor Tonini: «Il vero trasformismo politico lo si verifica ad ogni cambiamento di regime, quando compare l'uomo forte, l'uomo del successo, cui tutti vanno incontro offrendo i propri servizi, disposti proprio a tutto. Disposti a cambiare la giacca... e la pelle persino. Dove sta la colpa del trasformismo? Semplicemente qui». [m. tr.] Enzo Biagi e, a lato, Tiziana Maiolo

Luoghi citati: Ferrara, San Paolo