La svolta nera senza il Cavaliere di Massimo Gramellini

Dalla tribuna nessuno cita Berlusconi, molti tentano però di imitarlo Dalla tribuna nessuno cita Berlusconi, molti tentano però di imitarlo La svolta nera senza il Cavaliere Gliyuppies della fiamma producono gadget e fumetti Il loro leader è un parente di Fini: «Vendo il futuro» Dai ghetti alla plastica, il congresso della Svolta Nera sta brevettando un berlusconismo senza Berlusconi. Alla tribuna non lo evocano mai. E sì che non negano una citazione neppure a Togliatti. Ignorato dalle parole, Berlusconi irrompe nelle cose. E rivive, missinizzato, sulla faccia di Roberto Iannarilli, il destrorso emergente, l'uomo nuovo della Destra finiana, con quegli occhi furbi da giocatore di carte con cui vorresti sempre far coppia. Iannarilli tende agguati nella sua bottega, una scatola di vetro parcheggiata fuori dalla calca parolaia del tendone congressuale. Il suo mestiere è lo stesso di Berlusconi: vendere politica. Farà carriera. La sta già facendo. E non solo perché perpetua la tradizione secondo cui l'Italia è una repubblica fondata sui «cognati». Iannarilli ò il cugino di Daniela, la moglie del capo, ma la parentela funziona ormai a doppio senso, perché se Fini può averlo aiutato agli inizi, affidandogli l'immagine del partito, Iannarilli gli sta restituendo il favore con gli interessi, che il segretario, con la sua mentalità da contabile, ha quantificato nel 20% dei voti neri: più della metà di quelli conquistati ex novo negli ultimi due anni. Da quando cioè Iannarilli, dopo una vita avventurosa, prima commerciante e poi commercialista, ha smesso di disegnare magliette per bambini e ha cominciato a vendere la Destra agli adulti. Mentre alla tribuna ci si azzuffa ancora sul msi, Iannarilli ha già svoltato da un pezzo. Iannarilli è An. Anche fisicamente, con quell'aria da affarista buono, col portafogli a destra, ma anche il cuore, in un groviglio ormai inestricabile. Si presenta, liberandosi del pesante modello: «Non sono Berlusconi, che ha fatto il kit del Presidente e si ò fermato lì. Io faccio vedere il futuro. Anticipo l'ideologia del partito. Ho fatto il portachiavi doublé face - la Fiamma da una parte e il cerchio di An dall'altra - sei mesi prima che Fini annunciasse la svolta. E quando l'ha annunciata, la gente ormai grazie al portachiavi si era abituata all'idea». A sentirlo, sembrerebbe che An sia nata per vendere meglio il portachiavi. E sarebbe facile scherzare sul ruspante becerismo di alcune sue trovate, come l'orologio-reverse, 120.000 lire ultimo prezzo, che se lo giri si trasforma in uno di quei braccialettoni che affollano i polsi pelosi del verouomo-di-destra. Invece il berlusconismo di Iannarilli ha un'anima e un significato più profondi. E così ruspante da riconciliare persino i furori dei rautiani, i custodi del Verbo, che entrano nella sua bottega a naso storto e ne escono con un sorriso, mentre dalle loro tasche spunta il terrificante righello «in riga verso il successo», perché Iannarilli sa scherzare anche sui miti fascisti dell'ordine e della disciplina. Purché si trasformino in soldi, audience, voti. Cosa non si è inventato quest'uomo che l'anno scorso ha versato nelle casse del partito tre miliardi e mezzo e che Fini chiama, senza scherzare troppo, «il vero segretario di An»? La penultima che ha fatto è stata la crociera di massa con Fini sull'«Achille Lauro», all'epoca ancora a galla. L'ultima è stata Al.cu.na., l'alleanza culturale nazionale, spericolata incursione nel marketing culturale di destra, con partecipazione di gentiliani, futuristi e giornalisti Rai in cerca di padrone. Socio di Al.cu.na. è anche Franco Servello, che Iannarilli, e chi altri se no?, ha riportato fra le braccia del segretario, pubblicandogli il libro della resa: «Caro Fini». Le prossime che farà: un treno di opere d'arte in viaggio da Catania a Parigi, una mostra dei cavalli di De Chirico, Fini a Broadway, per un musical sugli italo-americani. E il capolavoro finale: i fumetti di Fiammino e Fiammetta, gli eroi della Svolta, inventati da lui, che combattono nel favoloso paese di Atilia contro Lupo Occhetto, Trico Boss e Scalfaraggio. «Hanno un solo aiutante: un Cavaliere Nero...». Berlusconi, finalmente. Massimo Gramellini FIUGGI DAL NOSTRO INVIATO La crociera di An sull'Achille Lauro nell'estate '94

Luoghi citati: Catania, Fiuggi, Italia, Parigi