«Fermate provetta selvaggia» di Maria Corbi

Dopo il caso del seme infetto in Italia dilaga la paura. Ma i ginecologi: un allarme del tutto ingiustificato «Fermate provetta selvaggia» Dopo il caso del seme infetto in Italia dilaga la paura. Ma i ginecologi: un allarme del tutto ingiustificato 77 ministro della Sanità: subito una legge ROMA. Dopo la gioia il sospetto. La paura che quel figlio tanto desiderato e ottenuto grazie alla scienza non sia geneticamente proprio. Sono tanti i papà e le mamme divenuti tali grazie alle tecniche di riproduzione assistita che tempestano di telefonate i centri dove hanno seguito le cure. E' scattato il terrore da quando è stata resa nota la storia della coppia di Napoli che ha scoperto di avere avuto una figlia con un seme di uno sconosciuto. Un seme infetto per di più che ha portato alla bimba, Giada di tre anni, una terribile malattia, la talassemia. «Un allarme ingiustificato», assicura il ginecologo Severino Antinori. Anche noi siamo stati assaliti da genitori preoccupati. Nei centri c'è stata una riduzione dell'utenza di più del 50%. Ma quel che è peggio è che sono state turbate tante persone che stanno per sottoporsi alle tecniche di fecondazione assistita. Quello che è successo a Napoli è un caso unico. E rischia di infettare tutto il settore dove invece ci sono molti centri seri». Intanto il ginecologo di Napoli accusato di truffa e lesioni gravissime, Raffaele Magli, sarà ascoltato dal magistrato all'inizio della prossima settimana. La procura dovrà ora accertare attraverso l'esame del Dna se la bambina è biologicamente figlia di Roberto Minucci. Magli ha controdenunciato i coniugi Minucci per tentata estorsione. Questo caso, comunque andrà a finire, ha aperto un dibattito sulla fecondazione artificiale che potrà avere un unico finale: la regolamentazione. Ma su questo ci sono forti divisioni tra chi vorrebbe una legge restrittiva, con dei paletti severi su cosa è o non è ammissibile fare, e chi invece vuole solo delle norme che introducano un controllo sull'attività dei centri. E il ministro della Sanità Elio Guzzanti ha annunciato che presenterà alla conferenza Stato-regioni una proposta di ordinamento dei servizi per la procreazione medico assistita. «Il provvedimento dovrà garantire - ha detto il ministro - la conoscenza di chi opera nel settore con la verifica della specifica competenza professionale e su specifica domanda (una sorta di marchio di garanzia), che salvaguardi anche gli aspetti psicologici delle coppie, che stabilisca per la procreazione medico assistita un registro centrale per il monitoraggio e le autorizzazioni». «L'obiettivo è quello - ha spiegato Guzzanti - di garantire alle persone che quel che si fa segue le regole della scienza e della coscienza». Resteranno fuori dal documento del ministro le problematiche etiche per il quale Guzzanti si auspica «un intervento del comitato nazionale di bioetica e del Parlamento». Problemi morali che già in molti sollevano. Come Angelo Fiori, componente del comitato di bioetica. Lancia un allarme: «Il recente caso ripropone il problema della donazione dello sperma che è a rischio di trasmissione di malattie genetiche. Quindi la necessità di test genetici sia sull'ovulo che sullo sperma porteranno verso l'eugenetica, cioè la selezione della razza, uno degli emblemi del nazismo». E tra le polemiche e i dibattiti ci sono in Italia dalle 50 mila alIe 70 mila coppie sterili. Per loro la scienza va avanti. Un nuovo passo nella lotta alla sterilità lo si è fatto al Sift, un centro di fisiopatologia della riproduzione di Roma, a villa Salaria, dove è stata realizzata una nuova tecnica di fecondazione artificiale. Su chiama Mesa-Iesi e permetterà a un uomo senza i dotti seminiferi - che permettono la fuoriuscita degli spermatozoi dal testicolo - di diventare padre. Un'operazione di microchirurgia ha prelevato uno spermatozoo dall'uomo con cui è stato fecondato in provetta l'ovocita prelevato dalla donna. Un successo - la gravidanza va avanti bene - del ginecologo inglese Ritardo Ash e del suo collega italiano Enrico Santuari del Sift. «Siamo molti soddisfatti - dice Santuari - perché siamo riusciti a dare la gioia di una gravidanza a una coppia che fino a ieri non avrebbe potuto avere speranze se non ricorrendo a un donatore. Con la MesaIesi si evita di ricorrere a tecniche moralmente discutibili». Maria Corbi ca Da sinistra: il ministro Guzzanti e i ginecologi Severino Antinori e Raffaele Magli ihiip Sperimentata a Roma una nuova tecnica di inseminazione: così si evita l'intervento di un donatore

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