Camorra arrestati giudici e docenti

Napoli, quattro in cella: l'accusa parla di processi aggiustati, perizie concordate Camorra, arrestati giudici e docenti Napoli, quattro in cella: l'accusa parla di processi aggiustati, perizie concordate Di Maggio-Andreotti, confronto in tv: «Sì, hai baciato Riina» NAPOLI. Sono stati ammanettati dagli uomini della Dia napoletana: i magistrati Ciro Demma e Antonio Esti, oggi consiglieri di corte d'appello ad Ancona e a Bologna ma prima giudici a Napoli, sono in prigione per concorso in abaociazione a delinquere e corruzione. Con loro sono finiti in cella due superperiti, il torinese Aurelio Ghio e il romano Luigi Macchiarelli, finora considerati autorità indiscusse nel campo delle perizie balistiche e dattiloscopiche, e l'avvocato napoletano Antonio Buonanno. Non solo giudici, quindi, ma anche cattedratici alla corte del re camorrista Carmine Alfieri. Perizie truccate, sostiene l'accusa. La storia delle toghe sporche di Napoli si arricchisce di un nuovo capitolo. Intanto ieri sera in tv, nella trasmissione «Il fatto» di Enzo Biagi, è andato in onda il confronto tra il pentito Di Maggio e Andreotti. Milone, Tessandori e Bianconi A PAG. 13

Luoghi citati: Ancona, Bologna, Napoli