Anche Pitagora aveva i suoi maestri

Anche Pitagora aveva i suoi maestri Anche Pitagora aveva i suoi maestri E* vero che Pitagora ha copiato il suo teorema da un sistema egizio per misurare i terreni? Effettivamente Pitagora aveva alle spalle un'antichissima sapienza matematica, appresa in anni di studi e viaggi in un percorso di autentica «iniziazione», probabilmente non solo presso le rive del Nilo e all'ombra delle piramidi, ma anche in Oriente. Questa antichissima sapienza matematica (babilonese, egiziana, cinese, indiana) non è riducibile all'agrimensura né al semplice calcolo: l'origine della matematica non è semplicemente empirica, in quanto anche per semplici conteggi e misurazioni già presuppone predisposizioni mentali logicoastrattive. In realtà, l'antica sapienza matematica pre-greca era una sapienza simbolica ed esoterica, di cui agrimensura e calcolo costituivano solo la parte esteriore e per così dire profana. Nella fattispecie sembra che il Teorema di Pitagora sia nato non solo in modo empirico dall'agri¬ mensura, quanto anzitutto da deduzioni logiche. Infatti se ne parla già nel Tcheou pei (trattato cinese di numerologia del IV secolo a.C, che riprende un sapere molto più antico). E il problema della duplicazione del quadrato e l'enigma di Delo circa la duplicazione del cubo che ancora interessò Fermat nel celebre «ultimo teorema», sono stati affrontati da Platone nel Menone. termini del problema, dimostrando la proprietà dei triangoli rettangoli nel caso generale. A noi, comunque, non è giunta una dimostrazione dovuta specificamente a Pitagora, ma gli antichi erano unanimi neU'attnbuire a lui l'importante scoperta logica. estinto, che senso ha preoccuparsi delle attuali estinzioni? Le estinzioni del passato si sono verificate nel corso di intere ere geologiche e hanno perciò consentito la graduale sostituzione delle vecchie specie con le nuove. Quindi l'ecosistema, pur modificandosi continuamente nel quadro dell'evoluzione biologica e geologica, si è mantenuto intatto fino a ieri nella sua varietà e ricchezza di forme viventi. Rispetto a quelle naturali, le attuali estinzioni sono un fenomeno brutale e catastrofico provocato dall'uomo, non si verificano nell'arco di ere geologiche ma di pochi decenni, non hanno nulla a che fare con l'evoluzione biologica e non possono quindi consentire la comparsa di nuove specie, ma costituiscono piuttosto il preludio alla cancellazione definitiva dell'ecosistema. Alessandro Alleviano Moncalvo (AT) Alcune tavolette che risalgono al periodo babilonese antico mostrano che, in Mesopotamia, il teorema era noto e veniva largamente usato. Un testo babilonese antico contiene il seguente problema: ima trave di lunghezza 0,30 unità è appoggiata a una parete. Si chiede di quanto si allontanerebbe dalla parete l'estremo inferiore se l'estremo superiore scivolasse giù per una distanza di 0,60 unità. La risposta viene trovata facendo uso del teorema di Pitagora. Marco de Paoli, Torino Gli egizi non conoscevano il cosiddetto Teorema di Pitagora nella sua formulazione generale bensì sapevano - per verifica diretta nella misurazione di appezzamenti di terreno - che triangoli con lati di lunghezza 3-4-5 posseggono un angolo retto. Perciò verificavano solamente la validità del teorema in un caso particolare, senza darne mai dimostrazione per il caso generale (forse, senza sapere che potesse esistere un caso generale). A Pitagora, o meglio ai pitagorici, va il merito di aver ripreso i Marina Michelatti Albiano d'Ivrea (TO) Arturo Foglia, Torino Oggi in generale è aumentato il grado di sensibilità verso le specie che rischiano di estinguersi e gli Se più del 90 per cento delle specie che hanno abitato la Terra si è

Luoghi citati: Albiano, Ivrea, Mesopotamia, Torino