Intendersi nella bolgia

Intendersi nella bolgia Intendersi nella bolgia Con il linguaggio del corpo Ogni individuo sa trasmettere e ricevere precisi messaggi acustici e gestuali UNO stormo di grandi uccelli bianco-neri giunge dal mare e si posa sulla costa rocciosa. Sono sule dal lungo becco robusto e appuntito che si affollano e schiamazzano in quella che a noi sembra una gran confusione, una situazione caotica. Ma in realtà ciascun individuo trasmette e riceve precisi messaggi che consentono il corretto funzionamento della colonia nidificante. Pochi uccelli posseggono un linguaggio sia acustico sia gestuale altrettanto efficace. E si comprende benissimo che uno studioso ne possa venir affascinato al punto da dedicarvi gran parte della sua vita. E' il caso di Bryan Nelson, che ha studiato per vent'anni lo straordinario vocabolario delle sule nell'isola di Santa Kilda, ad Occidente delle Ebridi. Dopo aver preso conoscenza della vita sociale delle sule settentrionali, lo studioso vuole indagare sulle colonie di sule che abitano l'emisfero australe per sapere se in un ambiente così diverso gli uccelli abbiano modificato il loro sistema di comunicazione. Detto fatto, si trasferisce a Capo Kidnappers sulla costa occidentale dell'isola settentrionale della Nuova Zelanda, dove vive una folta colonia di sule. Lì, armato di tutta la strumentazione necessaria, osserva giorno dopo giorno il comportamento degli uccelli. E scopre cose davvero interessanti. Lo stridente e acuto vocìo delle sule che volano sui mari della Nuova Zelanda non somiglia affatto a quello rauco delle sule che volano sul mare del Nord. Ha toni diversi. Come diverso è il loro comportamento. Le sule settentrionali, che fabbricano i-loro.nidi sulle.ripide, scogliere a picco sul mare, sono molto aggressive e hanno un forte senso del territorio. Una volta occupata una posizione, la difendono con le unghie e con i denti, ingaggiando lotte furibonde con chiunque cerchi di impossessarsi del loro minuscolo territorio. Al contrario, le sule australi che nidificano sulla terraferma pianeggiante sono meno aggressive. E se anche oppongono resistenza al rivale che si intrufola nella loro zona, i duelli sono cosa di poco conto, si esauriscono nel giro di uno o due minuti. E si tratta quasi sempre, da parte dell'estraneo, di una violazione di frontiera involontaria. A ogni buon conto, le sule che si sono impossessate di un territorio hanno una strana maniera per dire ai compagni «state alla larga»: allungano il collo, dimenano la testa in su e in giù, da un lato e dall'altro, e contemporaneamente tengono ali e coda leggermente sollevate. Poi premono la punta del becco contro il petto e la tengono così premuta per uno o due secondi. Un rituale che è assai meno accentuato nelle sule neozelandesi. CURARSI CON LE PIANTE Altro singolare comportamento delle sule settentrionali è quello del maschio ogni volta che i partner di una coppia si incontrano. Non sboccia affatto un tenero idillio. Lui aggredisce selvaggiamente la compagna mentre lei, poverina, non reagisce affatto e cerca semmai di ammansire il violento, porgendo la nuca ai suoi morsi. Il fatto è che maschio e femmina sono fisicamente identici e di primo acchito il maschio scambia la femmina per un intruso da scacciare. Solo quando lei gli porge docilmente la nuca si rende conto del qui prò quo. Tutto questo avviene anche tra le sule australi, ma con intensità e frequenza decisamente minori. Nessuna differenza invece nel rituale dell'accoppiamento che dura in media ventisei secondi, cioè quattro o cinque volte di più che nella maggior parte degli uccelli marini, come cormorani o pellicani. Questo prolungato rapporto amoroso serve non soltanto per l'inseminazione vera e propria ma anche per rafforzare il legame tra i partner. Strana davvero l'incubazione dell'uovo. Invece di accucciarvisi sopra per covarlo, come fa la quasi totalità degli uccelli, la sula lo cova sotto la membrana interdigitale delle Le riviste scientifiche sono migliaia in tutto il mondo, ma le più quotate sono .anglo-americane . LA bibliometria è una discipina volta alla misurazione e alla valutazione della produzione libraria, e in particolare dell'editoria scientifica e tecnica. Poiché in quasi tutto il mondo il metro fondamentale di giudizio dell'attività scientifica e di ricerca è la quantità e la qualità delle pubblicazioni di un autore, la valutazione della letteratura scientifica sembra essere diventata uno degli strumenti necessari per l'attribuzione di fondi di ricerca, incarichi, responsabilità progettuali. Una particolare specializzazione nel campo della bibliometria è stata raggiunta dall'Institute of Scientific Information (Philadelphia, Usa), che elabora il Journal Citation Repoits: giamento delle sule meridionali: i loro piccoli imparano a volare gradualmente, facendo brevi voli di assaggio, dopo di che ciascuno torna al nido dove il vigile genitore lo nutre amorevolmente. Nelle specie australi, la cova spetta in ugual misura ai due genitori. Quando l'uno ritorna dal suo viaggio marino di approvvigionamento, che dura circa dodici ore, i coniugi si salutano con una straordinaria e toccante cerimonia. Petto contro petto, le ali aperte, i due partner strillano a gola spiegata, lisciandosi reciprocamente le penne con i rispettivi becchi. Ma forse uno degli atteggiamenti più eloquenti è quello che assume una sula che sta per prendere il volo. Quasi volesse informare delle sue intenzioni il partner - non può lasciare un uovo o un pulcino incustodito nella colonia sovraffollata - segnala la sua intenzione con una posa caratteristica: con le ali parzialmente aperte, solleva il collo e la testa puntando il becco contro il cielo. Come a dire «io parto, ma tu rimani a guardia del piccolo». Parlano dunque tra loro, le sule, esprimendosi anche con il linguaggio del corpo, ed è emozionante che un essere umano riesca a interpretarne i complessi significati. Isabella Lattes Coifmann Le sule sono grandi uccelli marini, legati alla terraferma solo per la riproduzione zampe. E prima di accingersi all'incubazione, l'uccello tasta accuratamente il fondo del nido per vedere se non vi siano sassi o altre asperità, che si affretta a gettar fuori con un violento colpo di testa. Quando però il neonato sguscia dall'uovo, la sula lo trasferisce sulla parte superiore della membrana interdigitale. A Capo Kidnappers i pulcini debbono essere nutriti dal genitore di turno due volte al giorno. Poi arriva il momento dell'ultima muta e dell'involo. E in questa fase della vita c'è una differenza fondamentale di comportamento tra le sule settentrionali e quelle meridiona¬ li. Nelle prime i genitori ignorano totalmente il loro nato una volta che questi ha abbandonato il nido. Il piccolo inesperto non sa volare. I suoi movimenti non sono ancora coordinati, con il risultato che molto spesso perde il controllo e si schianta miseramente sulle rocce. Ben diverso è invece l'atteg- BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA

Persone citate: Bryan Nelson, Isabella Lattes Coifmann

Luoghi citati: Nuova Zelanda, Usa