Mercanti di stelle

Mercanti di stelle Mercanti di stelle / nomi in vendita: non cascateci LE vie dell'autoglorificazione sono infinite. Ne fanno testimonianza persino i cimiteri, con i monumentini che dovrebbero eternare la vita e le passioni di tanti quibusdam. Ma il colmo è stato raggiunto nella società del consumismo: che ieri offriva l'ibernazione dei cadaveri in attesa di un'improbabile resurrezione, adesso la possibilità di intitolare una stella al primo mortale che sia disposto a pagare una somma appropriata. L'offerta, pubblicizzata in varie città, viene dall'International Star Registry, che si dice pronto ad attribuire a una stella il nome di una persona qualunque, che da quel momento resterà immortalata nell'infinità degli spazi, in attesa che, magari nel 3000, si avventuri da quelle parti un'astronave che viaggi a velocità prossima a quella della luce per trasmettercene migliori e più ampie notizie. E allora soltanto il nome dello Smith o del Brambilla che a suo tempo aveva pagato si spanderà per l'universo mondo. Altre difficoltà non ci sono. Gli uomini sono meno di 6 miliardi, le stelle circa 200 miliardi nella sola Galassia che abitiamo: cioè tante da consentire abbondanti intitolazioni. Il guaio è, ma questo gran parte del pubblico non lo sa, che quelle visibili ad occhio nudo sono poche migliaia per ogni emisfero e le più brillanti recano già nomi storici, che risalgono agli astronomi greci o ai loro continuatori arabi. Perciò è più che probabile che il nome del sottoscrittore venga dato a una stellina da cercare col catalogo e col telescopio, cosa molto difficile per chi non ha dimestichezza con gli oggetti del cielo. Non sappiamo se esistano opzioni per la scelta e se costerà di più intitolarsi una stella di ottava piuttosto che una di decima grandezza; né se, a seconda dei gusti, sarà possibile scegliere una calda stella bianco-azzurra o una gigante rossa o addirittura una rara «nana bianca». Aspettando chiarimenti, va detto che l'Unione Astronomica Internazionale, che è la sola autorità competente in queste cose, rifiuta ogni intitolazione del genere; ultimamente ha addirittura deciso di riconsiderare l'attribuzione ulteriore di nomi ai nuovi pianetini che si vanno scoprendo, e qui si trattava di nomi rispettabili, scelti per ricordare cultori di scienza o anniversari astronomici, e attribuiti su proposta dello scopritore, con ben altro diritto del sedicente International Star Registry. C'è bisogno di concludere che proposte simili, ancor più delle prenotazioni di terreni sulla Luna o su Marte, sono «drittate» che - in un campo sconosciuto ai più - sfruttano la credulità del pubblico? Siamo sullo stesso terreno degli oroscopi, la pretesa di leggere nel futuro di una singola persona chiamando in causa pianeti e stelle: e non mancanomai ingenui che ci credono. Luigi Prestinenza Forse si sta finalmente scoprendo la tecnica con cui furono costruite le piramidi SPERIMENTAZIONE Come si vede anche da queste comunissime fotografie dj piccoli angoli di cielo le stelle non mancano: sono molto più numerose di tutti gli abitanti della Terra. E purtroppo non mancano neppure i profittatori che «vendono» illusori nomi di stelle ad acquirenti ingenui

Persone citate: Brambilla, Luigi Prestinenza