STERLING IL POETA DELL'INTERNET

tutto! i bri tutto! i bri IO sviluppo della Fantascienza si manifesta in alcune antologie, a cui è affidato il compito di scremare una produzione vastissima e di valorizzare la formula della short story, congeniale a un genere che ha preso dal thriller e dal gotico il gusto del colpo di scena, dell'epilogo sorprendente. Si ricorderà Sentinella di Fredric Brown, la short story fantascientifica forse più antologizzata: su un lontano avamposto galattico un soldato solitario medita sulla sua sorte disgraziata di fronte a nemici feroci e ripugnanti, gli esseri umani. O ancora, ne II magazzino dei mondi, di cui si occupò anche Umerto Eco, il personaggio di Robert Sheckley vive la banalità di un'esistenza borghese, tutta famiglia e lavoro in ufficio - ma è un sogno meraviglioso, perché egli si trova su una terra postatomica devastata e agonizzante. Del resto, anche in Italia la Fantascienza cercò ed ottenne la massima considerazione da parte di critici e lettori sospettosi nel 1959, con la pubblicazione delle einaudiane Meraviglie del possibile, precedute da una introduzione giustamente famosa di Sergio Solmi. Due anni dopo la Feltrinelli rispose con i 14 racconti della Fantascienza russa, a cura di Jacques Bergier: al pessimismo e al gusto dell'apocalisse anglo-americano si opponeva l'utopismo e la riflessione sul progresso scientifico degli autori sovietici; e il discorso, in tempi di Guerra Fredda, da letterario divenne politico-culturale. Intanto la Fantascienza mutava pelle per conto suo e Isaac Asimov, introducendo nel 1967 un'altra «pietra miliare», Dangerous Visions, curata da Harlan Ellison, poteva parlare di una «seconda rivoluzione», essendo stata la prima quella condotta da lui e dai suoi coetanei della cosiddetta Età dell'Oro (dagli Anni 30 agli Anni 50). Per inciso, Dangerous Visions è arrivata in Italia, conservando il titolo inglese, solo nel 1991, a conferma del difficile radicamento della Fantascienza nella nostra cultura. E' auspicabile che non debba passare un'altra generazione per vedere tradotta in Italia una recente antologia, che raccoglie il meglio (o quasi) della produzione fantascienfica nordamerica¬ LMILANO AURA Webster, in una mattinata ventosa, sta correndo sulla spiaggia. Sta tornando verso casa. E' in uno stato di pienezza esistenziale, carica di energia, fiducia, sicurezza cu sé. Corre come corrono le antilopi. Qualcosa le si attorciglia alla caviglia, cade. Si tratta di un cavo elettrico. Laura scava nella sabbia e porta alla luce un vecchio videoregistratore, corroso, arrugginito. Tecnologia d'antiquariato. Laura chiama il bidone dell'immondizia che la raggiunge caracollando sulla sabbia. Vi deposita il rottame. Con questa scena si apre Isole nella rete, il romanzo di Brace Sterling considerato unanimemente tra i più importanti di quella corrente della fantascienza etichettata come cyberpunk (Fanucci, L. 28.000). Il romanzo è del 1988 e il videoregistratore in cui inciampa Laura è un trabiccolo vecchio di vent'anni. Possiamo dunque datare con una certa precisione quale sezione di futuro Sterling intenda coinvolgere nella propria narrazione. Si tratta di un futuro prossimo. Sterling, e in questo risiede la forza del testo, lo immagina a partire dal nostro presente. Come ricorda Daniele Brolli nella sua introduzione all'edizione italiana del romanzo, l'estrapolazione dal nostro presente è strettissima, condotta da Sterling come un serrato lavoro ai fianchi della contemporaneità. Alle tecnologie spaziali e

Persone citate: Daniele Brolli, Fanucci, Fredric Brown, Harlan Ellison, Isaac Asimov, Jacques Bergier, Robert Sheckley, Sergio Solmi, Umerto Eco, Webster

Luoghi citati: Italia