E capitan Baresi diventa un romanzo di Roberto Beccantini
E capitan Baresi diventa un romanzo E capitan Baresi diventa un romanzo competenti e asciutti milanologi. Non poteva mancare una ricca e scrupolosa sezione statistica, curata dal bravissimo Fabio Monti, altro giornalista del Corrierone. La prosa non indulge alla retorica. E' un diario di bordo, snello e sentito, che tratteggia e spoglia un viaggio lungo un ventennio, dalle burbere occhiate di Nereo Rocco alle sofisticate sinergie di Berlusconi. Baresi ci racconta e si racconta. Suggestive sono, soprattutto, le pagine che ne descrivono l'età del tirocinio. Il campione che verrà si guarda dentro e si interroga, dubbioso, spaventato. «Che magone lungo la tangenziale: avrei voluto pregare l'autista: si fermi, per favore, mi lasci tornare a casa». Il calcio è uno sport che ti assorbe e ti strizza. Baresi l'ha sempre cavalcato con un pudore raro per le nostre ribalte così strillate e così goffe. E poi c'è il discorso della fedeltà. Franco non ha mai lasciato il Milan: nemmeno quando scivolò in serie B, nemmeno di fronte a offerte strepitose. Una scelta che gli dei hanno apprezzato e premiato, ergendolo a simbolo di una squadra che, di vittoria in vittoria, ha conquistato e stupito il mondo. Parla, Baresi, di tutti coloro che l'hanno modellato e aiutato a crescere. Segreti, aneddoti, piccoli e grandi screzi. Ci illustra, da aspirante asceta, i magici silenzi di Milanello, aprendo le porte di quel sancta sanctorun che è, e sempre sarà, lo spogliatoio. Gullit, Van Basten, Rijkaard: formidabili quei colleghi. Si avventura nelle «torture» dì Sacchi. Spiega la saggezza di Capello. Scioglie inni all'eleganza e allo stile di Platini. Rivive il buio di Marsiglia. «Denuda» Berlusconi. Il tutto, senza mai alzare la voce, in tono quasi confidenziale, come se stesse parlando a Maura, la moglie, e a Edoardo, il figlio. «Tra poco uscirò di scena», gli scappa. Il libro si conclude così. Con un annuncio che non è una certezza ma una promessa: e neppure molto vaga, ahinoi. Resta il messaggio. Ragazzi, coraggio: Baresi non si nasce, si diventa. Dipende da voi. Roberto Beccantini
Luoghi citati: Marsiglia
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