Lo spider sale in «barchetta» di Michele Fenu
Lo spider sale in «barchetta» Ecco il nuovo modello Fiat Lo spider sale in «barchetta» TORINO. Dopo il coupé, arriva anche lo spider. Ai primi di marzo la Fiat presenterà al Salone dell'automobile di Ginevra la «barchetta», una biposto a cielo aperto il cui nome si richiama a quelle agili vetture da competizione che furoreggiarono negli Anni Cinquanta. E' un simpatico ritorno in un campo dove la Fiat fu protagonista con molti modelli di successo. Dalla 1200 Granluce Trasformabile (1959) alla 1600 S (1962), dalla Dino Spider e 124 Sport Spider ( 1966) alla X1/9 (1972). Ed è una conferma, in quell'ampio piano di investimenti e di rinnovo dei modelli che sta dando slancio al Gruppo italiano in Europa, dell'attenzione posta dal team di Paolo Cantarella anche ai prodotti di «nicchia». Prodotti dai volumi di mercato contenuti (per la «barchetta» si parla di 10-15 mila unità all'anno), ma capaci di offrire forti suggestioni al pubblico e di rinforzare l'immagine di un costruttore. Ecco, allora, questo spiderino da sogno, lungo nemmeno 4 metri, pimpante e giovanile. Un sogno, tra l'altro, non proibitivo, almeno rispetto a una Ferrari o a una Porsche. Una sportiva che reinterpreta con stile innovativo e contenuti tecnologici di pregio le leggendarie biposto del passato, ma in un'ottica - come dire? - più abbordabile. In pratica, volendo dare un ordine di grandezza, il prezzo dovrebbe situarsi tra i 30 e i 40 milioni di lire. Il nuovo spider, come si può notare dalle prime foto «ufficiali», ha un aspetto agile e grintoso. Disegnato dal Centro Stile Fiat, propone linee morbide, secondo i gusti attuali, ma ravvivate da segni forti (il frontale rastremato, il graffio sulle fiancate, i larghi passaruota), che conferiscono personalità alla forma. Passo corto, volume posteriore compatto, con caratteristici gruppi ottici. Un'auto che non passerà inosservata. La «barchetta», sviluppata sulla base di un progetto avanzatissimo volto a garantire un'eccellente guidabilità in ogni condizione e un eccellente livello di sicurezza, è una vettura a trazione anteriore con sospensioni a ruote indipendenti, servosterzo (idroguida), impianto frenante a doppio circuito incrociato con doppio correttore di frenata e dischi sulle quattro ruote e cambio a 5 rapporti. Il motore è un inedito 4 cilindri in linea della famiglia dei «modulari» realizzati a Pratola Serra: 1747 ce a 16 valvole con variatore di fase, 130 Cv a 6300 giri/minuto. «Le prestazioni - giurano in Fiat - saranno di assoluto rilievo, unite a una straordinaria elasticità di marcia». Velocità massima 200 km/h, 8,9 secondi per passare da zero a 100 l'ora, il 90% della coppia massima disponibile ad appena 2000 giri. Si potrà guidare in modo sportivo o, ripiegata la capote a comando manuale, con dolce serenità, gustando il paesaggio. La nuova Fiat, disponibile con una sola motorizzazione e un unico allestimento, sarà posta in commercio a fine marzo. Tante le dotazioni di sicurezza: scocca rinforzata a deformabilità programmata, parabrezza con funzioni di rollbar in caso di ribaltamento, barre nelle porte, airbag per il pilota con cinture dotate di pretensionatori elettronici, sistema antincendio e chiave elettronica antifurto (come sulla Lancia k). Una sportiva brillante e divertente come la «barchetta» può essere anche comoda, lussuosa e protettiva. Il tempo degli spider spartani è finito per sempre. Michele Fenu Il nuovo spider della Fiat sarà presentato al Salone di Ginevra
Persone citate: Paolo Cantarella
Luoghi citati: Europa, Ginevra, Pratola Serra, Torino
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