Mister Gaffe all'assalto di Washington
Mister Gaffe all'assalto di Washington USA Ma è già polemica sulle sue condizioni di salute, è stato da poco operato per un tumore Mister Gaffe all'assalto di Washington L'ex vice di Bush, Quayle, in corsa per le presidenziali WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dan Quayle è entrato nell'affollatissima corsa alla Casa Bianca. L'ex vice di George Bush, noto per le sue «gaffe» e la visione estremamente conservatrice, ha annunciato che gli uffici della «Quayle campaign» apriranno a Indianapolis, la sua città, entro un paio di settimane. Sarà quindi avviata con il necessario anticipo l'operazione più critica per qualunque candidato alla presidenza. Le primarie - le elezioni Stato per Stato che servono a determinare il candidato finale per ciascuno schieramento in campo - inizieranno nel febbraio '95 con la proverbiale sfida in New Hampshire. Qualunque candidato che intenda partecipare dall'inizio a questa montagna russa deve avere a disposizione almeno 20-25 milioni di dollari (una quarantina di mi¬ liardi di lire). Questi serviranno solo per iniziare. Chi otterrà i migliori risultati riuscirà poi a raccogliere altri finanziamenti, necessari per finire la corsa. Questo spiega perché il senatore repubblicano Phil Gramm, che vuole assolutamente vincere e sa che combatte in salita contro il più popolare Bob Dole, ha cominciato attivamente la raccolta fondi. Dole può permettersi di prendere tempo. Altri stanno scrutando l'orizzonte per cercare di capire se sia il caso di buttarsi oppure no, perché, una volta partiti, se non si arriva in fondo ci si può tranquillamente rovinare. Anche Quayle si riserva ovviamente di rifare in un secondo tempo il punto sulla situazione. Ma intanto è partito e questo ha riacceso subito l'antico dibattito su quanto gli elettori abbiano diritto di sapere sullo stato di salute dei candidati alla Casa Bianca. Alla fine dello scorso anno Quayle venne improvvisamente ricoverato in ospedale per una strana forma di embolia polmonare. Era un disturbo all'inizio preoccupante, che poi venne finalmente messo sotto controllo dai medici e attribuito alle lunghe ore passate in posizione seduta dall'ex vicepresidente durante i suoi numerosi spostamenti aerei. «Vi prego, camminate ogni tanto quando siete in aereo - raccomandò Quayle quando venne dimesso dalla clinica -. Guardate quello che è successo a me». Ma un paio di settimane dopo il 48enne «Danny Boy», come lo chiamano ironicamente i giornali, venne di nuovo ricoverato d'urgenza per «un'operazione di appendicite preventiva». La spiegazione («appendicite preventiva») suonò strana e, infatti, dopo quale giorno, i medici informarono che a Quayle era stato tolto un tumore all'ap- pendice, che si era rivelato assolutamente benigno, ma che era stato la causa dell'embolia. Non esistono ragioni precise per dubitare della diagnosi dei medici di Quayle, ma l'annuncio della candidatura ha riposto vecchi interrogativi. «Quanto ha diritto di sapere il pubblico?», si chiedeva ieri il «Los Angeles Times». Molto, visti i precedenti storici, che riguardano tra gli altri Franklin Delano Roosevelt, John Kennedy, Ronald Reagan e, più importante di tutti, Woodrow Wilson, di cui si dice che, dopo il colpo del 1919, non fosse più in grado di decidere nulla e che si sospetta venne di fatto sostituito dalla moglie. Il quotidiano del Sud della California rilancia una proposta avanzata parecchio tempo fa dall'ex presidente Jimmy Carter: «Creare un gruppo di esperti medici politicamente indipendenti ai quali spetti determinare lo stato di salute del Presidente». Nel frattempo, il «Los Angeles Times» ricorda che Bill Clinton si è sempre rifiutato di fornire al pubblico i suoi dati medici. Paolo Passarmi Quayle, ex vice di George Bush in corsa per la Casa Bianca
Luoghi citati: California, Indianapolis, New Hampshire, Washington
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