«Mio il figlio delle lesbiche» di F. Gal.

«Mio il figlio delle lesbiche» «Mio il figlio delle lesbiche» Londra, confessa ballerino gay italiano LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' italiano, si chiama Silvio Gigante e ha 19 anni il «volontario» omosessuale che ha regalato una figlia a una coppia di lesbiche. Il caso aveva suscitato nei giorni scorsi un certo scalpore in Inghilterra: la nascita di Ellesse Dee Wilson, all'anagrafe figlia di Natalie Wilson la cui compagna Denise ha già fatto domanda di custodia, non è stata però il risultato delle moderne tecniche di fertilizzazione, ma un'operazione di spiccato stampo artigianale. Strumenti essenziali, un vasetto vuoto di yoghurt e una siringa di plastica, più tanta buona volontà, ha spiegato Silvio al People, che ne sbatte la fotografia - capelli lunghi e ricci, un anello al capezzolo, costumino due pezzi di rete e languida posa da harem del secolo scorso - in prima pagina. Ballerino e aspirante cantante, in rotta con i genitori che non accettano i suoi gusti sessuali, Silvio Gigante non nasconde la sorpresa per il successo di quell'esperimento. «Io stavo in una stanza e facevo quello che dovevo fare. Quando avevo finito le chiamavo, Denise veniva, prendeva il vasetto e la siringa e inseminava Natalie». Tanto semplice, anche se ci sono voluti 13 tentativi, nell'appartamento di Wolverhampton dove le ragazze l'avevano invitato a stare: a un certo punto volevano che lui smettesse di vedere tanti amanti, dicendo che lo affaticavano troppo, che gli impedivano di «produrre». «Non capisco - dice Silvio perché si sia fatto tanto clamore. Non ho fatto altro che fornire la materia primd che quasi ogni weekend getto via in un preservativo. La carità comincia da casa». Orlando e Carolina Gigante, il padre e la madre, non sanno nulla. Sono via, in vacanza; ma quando torneranno, dice Silvio, forse saranno per la prima volta orgogliosi di lui, perché in un modo o nell'altro è diventato padre. «Cattolici e italiani, si aspettavano che mi comportassi da macho, come uno stallone italiano». Le ragazze lo avevano scoperto in un club per omosessuali e scelto per i capelli neri; e la loro unica lagnanza, dopo lo sforzo di Silvio per la loro maternità, è che i suoi gusti lo abbiano sovente spinto a usare tutte le loro creme e rossetti per truccarsi. Lo ringraziano della donazione di seme, ma precisano che la figlia è loro, che non lo vogliono attorno alla bambina. «In ogni caso - dice Natalie Wilson - non ha lo spirito del padre. Tutto quello che gli interessa sono la sua carriera di cantante, un bel paio di scarpe rosa a tacchi alti e due barboncini anch'essi rosa». [f. gal.]

Persone citate: Carolina Gigante, Natalie Wilson, Silvio Gigante

Luoghi citati: Inghilterra, Londra