Bonn chiude la porta al falco di elstin

Il ministro Ruehe: non è benvenuto Il ministro Ruehe: non è benvenuto Bonn chiude la porta al falco di Eltsin II Papa; una pace giusta a Grozny Ma la guerra partigiana si allarga BONN. Il ministro della Difesa tedesco Volker Ruehe non vuole il suo collega russo Pavel Graciov in Germania. Graciov dovrebbe arrivare a Monaco di Baviera in occasione del prossimo Forum sulla Sicurezza Europea. In un'intervista alla «Bild» di oggi, Ruehe ha criticato gli «attacchi» di Graciov nei confronti del consigliere del presidente russo Boris Eltsin per i diritti umani Serghiei Kovaliov e del presidente della Commissione difesa della Camera bassa russa, Serghiei Ichenkov, espressisi negativamente sul conflitto in Cecenia. Graciov aveva affermato che Kovaliov, il quale aveva passato tre settimane a Grozny sotto i bombardamenti russi, era «un nemico della Russia e un traditore». «Graciov deve capire - ha detto Ruehe nell'intervista che attraverso queste calunnie viene messo a rischio il processo di riforme in Russia e la cooperazione dell'Occidente con questo Paese». Ruehe ha detto di non aspettarsi la prevista visita in Germania del collega russo. Un modo cortese per dire Il ministro della Difesa Graciov a Graciov che non è benvenuto. E da Roma il Papa ha invocato ieri «pace per la Cecenia». Wojtyla, al ritorno dal suo viaggio in Asia e Oceania, dopo la consueta preghiera dell'Angelus, con voce ferma ha invitato i responsabili politici a risolvere il conflitto ceceno. In Cecenia, nonostante le recenti assicurazioni di Eltsin sul virtuale superamento della «fase militare» delle operazioni, gli scontri continuano e rischiano anzi di estendersi dalla capitale ad altre zone del Paese, e anche alle repubbliche confinanti. Per due volte i russi avrebbero chiesto la resa dei gruppi separatisti rifugiatisi a Gudermes, seconda città cecena a una quarantina di chilometri a Est di Grozny, situata non lontano dal confine con il Daghestan, minacciando di bombardare la città con aviazione e artiglieria. Dal canto suo il governo di Mosca ha denunciato ieri la presenza di gruppi di guerriglieri secessionisti nel territorio del Daghestan e a ridosso del confine fra i due Paesi. [Ansa] Il ministro della Difesa Graciov