De Lorenzo: ho sbagliato ma in buona fede di R. I.

De Lorenzo: ho sbagliato ma in buona fede De Lorenzo: ho sbagliato ma in buona fede «Mi sono adeguato al sistema senza tenermi una lira Accetto il carcere, purché ci sia un processo giusto» ROMA. «Sono molto meno colpevole di quanto si possa pensare. Ho violato soltanto la legge sul finanziamento pubblico dei partiti. E mi auguro di poterlo dimostrare agli italiani con un processo equo e imparziale». E' quanto ha dichiarato Francesco De Lorenzo in una intervista di 40 minuti con Bruno Vespa, che è andata in onda ieri sera alle 20,40 su Raiuno nel corso della trasmissione «Chiaro e tondo». «In quel giro sono entrato - ha spiegato l'ex ministro della Sanità - solo per poter far parte del sistema, in quanto chi ne era fuori non aveva nessuna possibilità di far politica». L'ex ministro, sdraiato nel suo letto di ospedale, pigiama azzurro, viso roseo, ha risposto con calma e lucidità alle domande del giornalista sostenendo, per quasi tutta l'intervista, di essere ingiustamente accusato di un numero di reati assai maggiore di quelli da lui commessi. «Le accuse che mi sono state mosse - ha detto De Lorenzo - dal mio segretario-delatore sono in parte vere ed in parte false. Le mie responsabilità, infatti, sono assai più limitate di quel che si possa credere. Non avrei mai sopportato di vivere la mia esistenza nella consapevolezza di aver compiuto gli atti di cui mi si accusa». De Lorenzo ha parlato anche della forza d'animo che ha trovato grazie ai familiari ed ai volontari cattolici, forza che gli ha impedito di pensare seriamente al suicidio. L'ex ministro, inoltre, ha negato decisamente di aver intascato «una sola lira» ed ha precisato di aver reso allo Stato solo 4 miliardi poiché gli altri 5 sono finiti nelle casse del partito liberale. L'ex ministro ha dichiarato, inoltre, che è pronto ad affrontare il carcere che lo attende con serenità poiché si augura che presto vengano rivedute le leggi che regolano gli istituti penitenziari. «In carcere vorrei poter lavorare - ha detto De Lorenzo - vorrei poter vedere più sovente i miei familiari e godere della semilibertà, così come accade nelle carceri americane per chi non è socialmente pericoloso. Non vorrei più tornare in una gabbia da zoo». [r. i.]

Persone citate: Bruno Vespa, De Lorenzo, Francesco De Lorenzo

Luoghi citati: Roma