Msi plebiscito per Fini di Fabio Martini

Il 95 per cento dei delegati con il leader. Buontempo resta in An, se ne vanno i nostalgici ultra Il 95 per cento dei delegati con il leader. Buontempo resta in An, se ne vanno i nostalgici ultra Msi, plebiscito per Fini Ma si prepara una mini-scissione ROMA. Lui, così freddo e sobrio, si e fatto preparare un «arco di trionfo» per il congresso dell'addio al fascismo: mercoledì 25 gennaio, alle quattro del pomeriggio, in quel di Fiuggi, Gianfranco Fini comparirà agli ex camerati in un tripudio di luci-laser, colonna sonora alla Berlusconi, roba.mai vista nei tetri congressi missini. Tutto è pronto per l'apoteosi e dai congressi provinciali dell'msi arriva un dato ancora ufficioso, ma eclatante: il 95,3 per cento dei delegati missini dice sì a Fini e allo scioglimento della vecchia casamatta e appena il 4,7 per cento, un granello nel deserto, è con il frastagliato fronte del no di Rauti, Buontempo, donna Assunta Almirante e Tremaglia. Tutto ò pronto per il trionfo, tutto ò pronto per l'accreditamento definitivo degli ex fascisti nell'Olimpo democratico, eppure da qualche giorno un dubbio angustia gli uomini di Fini: fin dove arrivare nell'abiura, nel taglio con le radici? Fini, con l'aiuto del professor Fisichella, ha preparato due articoli del nuovo statuto di An via i riferimenti al fascismo e al corporativismo - studiati per dare credibilità alla svolta, ma soprattutto per creare uno sbarramento ai nostalgici Buontempo e Rauti. Fini - lo ha confidato ai suoi sarebbe felice se il duetto nostalgico non votasse lo Statuto e non entrasse nel nuovo parti- to: il lanuginoso «scalpo» del pecora sarebbe il miglior trofeo di guerra per il leader di An. Ma Buontempo non se ne vuole andare: «A me mi devono cacciare e quanto agli articoli del nuovo statuto è difficile non essere d'accordo sulla democrazia e sull'anti-razzismo...». E così, nel quartier generale dell'msi stanno studiando se introdurre un nuovo sbarramento, stavolta invalicabile per i nostalgici. «Oltre agli articoli già noti - dice Adolfo Urso allo stato non c'è altro», eppure Buontempo è già sul chi vive: «Qualcosa stanno studiando per tenerci fuori, ma devono stare attenti a dosare bene le parole: il 95 per cento dei delegati è per Fini, ma molti di loro sono convinti che nulla cambia, che An è la continuità dell'msi. E se Fini forza la mano, il congresso potrebbe incendiarsi e qualcuno è già pronto ad accendere la miccia». La miccia? Di più Buontempo non dice, non ha interesse ad accreditare gli ultras che gli tolgono spazio, eppure la novità delle ultime ore è che nella base super-nostalgica deH'msi, per la prima volta sta prendendo corpo l'idea di andarsene e di dar vita a quella Rifondazione missina che sembrava tramontata. «Sono piccoli nuclei, scollegati tra loro - racconta Gianni Alemanno, già capo dei giovani missini e ora uno degli astri nascenti di An - e difficilmente si coaguleranno in mancanza di un personaggio carismatico. E Rauti e Buontempo hanno già fatto capire che loro non ci stanno e dunque è molto probabile che gli scontenti prendano strade diverse: un po' a casa, un po' con gli extraparlamentari alla Tilgher». Eppure, tra la base missina qualcosa si sta muovendo, c'è gran fermento ad Acca Larentia, una delle sezioni «storiche» dell'msi romano, c'è fermento a Napoli, a Milano e tanti focolai in giro per l'Italia che potrebbero diventare un piccolo incendio grazie alla regia di una vecchia volpe che il partito l'ha lasciato già da tempo: l'ex senatore Giorgio Pisano, fascista dichiarato. Ma Fini non sembra preoccupato: «E' tranquillo come una Pasqua - racconta Alemanno che ieri ha parlato col segretario per due ore -. Fini è convinto che nei primi tre giorni di congresso, quelli dedicati all'msi, ci sarà dibattito, ci sarà un po' di tormentone, ma poi da sabato, col congresso di fondazione di An, tutto andrà a gonfie vele». E per la fase-2 del congresso (28-29 gennaio), quella dedicata alla nascita di Alleanza nazionale, è pronto un parterre straordinario. Oltre alle delegazioni di tutti i partiti, «abbiamo invitato le ambasciate di tutto il mondo - racconta il regista dei due congressi Marco Zacchera - e dunque avremo delegazioni dell'ambasciata americana, di quella israeliana e anche di quella cinese. E avremo, per la prima volta, anche delegazioni al massimo livello della Confindustria, dei sindacati, delle categorie. Insomma il gotha del Paese sarà a Fiuggi». Fini ha voluto fare le cose in grande e alla fine anche il conto sarà all'altezza delle ambizioni. Il costo del congresso, secondo una stima approssimata per difetto, indica una cifra con tanti zeri: un miliardo e mezzo. Fabio Martini Per il segretario una scenografia «alla Berlusconi» L'ex ministro dei Beni culturali Domenico Fisichella Gianfranco Fini, segretario del msi e coordinatore di Alleanza nazionale

Luoghi citati: Fini, Fiuggi, Italia, Milano, Napoli, Roma