«Sara uccisa dal marocchino respinto»

Roma, cambiato il capo di imputazione. La ragazza aveva rifiutato le avances del nero Roma, cambiato il capo di imputazione. La ragazza aveva rifiutato le avances del nero «Sara uccisa dal marocchino respinto» Il giudice: non fu un incidente, voleva ammazzarla ROMA. Si riapre il caso di Sara, la ragazza di sedici anni travolta a Torvaianica da un auto guidata da un extracomunitario ubriaco. Per il marocchino Saud Belocus, che rimane in carcere, l'ipotesi di accusa è cambiata da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario aggravato. La sera del ventisette dicembre dunque l'extracomunitario avrebbe puntato apposta Sara per falciarla con 1 auto. Un gesto folle, crudele, di cui gli investigatori hanno molte testimonianze. Al tribunale il pubblico ministero Gianfranco Mantelli ha ricevuto tre giorni fa il fascicolo processuale trasmesso dalla pretura e dopo aver letto gli atti ha deciso di cambiare il capo di imputazione in un'accusa più grave. In molti la sera del ventisette dicembre sono stati spettatori della morte di Sara Folino. E dai loro racconti è emerso che Belocus durante la serata, mentre era nel bar «Lupo» di via Levante ha infastidito Sara. Le si è avvicinato coprendola di apprezzamenti pesanti. Un atteggiamento che innervosì gli altri avventori del bar. Gli animi si scaldarono e iniziò una lite che Sara cercò comunque sedare. «Lasciateli stare, siamo tutti uguali», disse. Ma P episodio turbò la ragazza che telefonò subito al padre per farsi venire a prendere. Poi, per aspettarlo, uscì dal bar scortata da un amico. Sempre secondo le testimonianze, dopo poco all'altezza di un incrocio, fu nuovamente fermata dai due marocchi¬ ni. Questa volta Belocus, alla guida della Citroen, si rivolse alla ragazza con parole sconce e cercò anche di toccarla. Sara si infastidì molto delle parole pesanti dell'extracomunitario e reagì a sua volta con una parolaccia cercando di toglierselo di torno. Belocus allora fece retromarcia. Sembrava convinto a togliere il disturbo, ad andare a farsi passare la sbornia da qualche altra parte. E, invece., dopo pochi minuti tornò da una strada laterale e all'altezza dell'incrocio, spostandosi sulla destra verso il ciglio della strada colpì la ragazza. Poi Belocus perdette il controllo dell'auto e andò a sbattere contro un albero. E poi contro un altro ancora. Pochi graffi per lui e il suo amico che cercarono di darsela a gambe. Sull'asfalto della strada non sono state trovate traccia di frenata. E secondo le testimonianze prese dagli investigatori Belocus puntò dritto contro la ragazza. Dunque per vendicarsi di essere stato respinto il marocchino avrebbe deciso di punirla. Non si sa se voleva proprio colpirla oppure l'intenzione, diventata tragedia, era solo quella spaventarla sfiorandola a tutta velocità con l'auto. Una morte, quella di Sara Folino, che ha aperto una ferita nella città di Torvaianica non ancora rimarginata. Gli episodi di teppismo contro gli extracomunitari che si sono succeduti per giorni sul litorale romano hanno lasciato un'impressione profonda. E adesso l'odio rischia di riesplodere negli animi della gente. [m. e] A sinistra Sara, la ragazza uccisa con l'auto da un nordafricano (sopra)

Persone citate: Gianfranco Mantelli, Sara Folino

Luoghi citati: Roma