Più diritti alla colf immigrata

Più diritti alla colf immigrata Ammesso il ricongiungimento. Il problema sollevato in Friuli da una brasiliana Più diritti alla colf immigrata La Consulta: può far venire i suoi figli in Italia LA VITTORIA DI TELMA IGOVERNARE in casa, stare ai fornelli, fare la . spesa per tutta la famiglia è un lavoro a tutti gli effetti. Dunque anche le donne extracomunitarie, se casalinghe e mamme, hanno diritto di vivere in Italia con i loro figli e devono e possono far venire quelli nati all'estero da precedenti unioni. Lo ha sancito la Corte Costituzionale con una sentenza destinata a riscrivere la storia dell'immigrazione nel nostro Paese. I giudici della Consulta, pronunciandosi su un caso concreto, hanno infatti stabilito che «anche il lavoro effettuato all'interno della famiglia, per il suo valore sociale ed economico, può essere compreso, sia pure con le peculiari caratteristiche che lo contraddistinguono, nella tutela che l'articolo 35 della Costituzione assicura al lavoro in tutte le sue forme». Gli alti magistrati hanno inoltre tenuto conto del diritto irrinunciabile di ogni individuo a mantenere l'unità della sua famiglia e hanno ammesso la legittimità del ricongiungimento di una mamma extracomunitaria con i suoi figli. Il pronunciamento della Corte è scaturito da un caso che era sta¬ to oggetto di un ricorso. Una brasiliana, che si era risposata in Friuli-Venezia Giulia, si era rivolta al Tribunale amministrativo di questa regione dopo essersi a lungo scontrata con la burocrazia che, di fatto, le impediva di riabbracciare i figli Fabio e Luana, 17 e 10 anni, avuti da un precedente matrimonio. Lei, Telma De Castro Carvalho, 42 anni, nata a Salvador de Bahia, non si è mai arresa. Era giunta in Friuli dal Lussemburgo, primo approdo europeo, negli Anni Ottanta. Qui, tre anni fa, aveva conosciuto Erbino Odorico, un operaio dell'Enel, friulano, originario di Flaibano. Un incontro in un bar «ha destato un colpo di fulmine», ha raccontato Odorico. Pochi mesi dopo, Telma è in Italia per fare visita a una sorella. I due si riincontrano e nel giro di pochi mesi si sposano. Ma qui cominciano i guai. Quando i coniugi Odorico tentano di far arrivare in Italia i figli che Telma aveva avuto dalla precedente unione, scoprono che il ricongiungimento in Italia della famiglia è consentito solamente agli extracomunitari che possono provare di avere un'occupazione. Telma ed Erbino ingaggiano la loro battaglia legale. Presentano un ricorso al Tar contro il provvedimento del ministero degli Interni che aveva negato il permesso d'ingresso in Italia al minore dei due ragazzi. La controversia si risolve favorevolmente già nel '93. Nasce infatti Davide, il terzo figlio, e per la donna scatta automatico il provvedimento di concessione della cittadinanza italiana. Ma il ricorso al Tar segue il suo iter fino a ieri, quando la Corte Costituzionale dichiara chiuso il caso e pone il suo sigillo di legalità alla già avvenuta ricomposizione del gruppo familiare. «Spero che ora altre donne nella mia condizione possano avere giustizia» ha commentato Telma. Michele Meloni Due extracomunitarie

Persone citate: Michele Meloni, Odorico