Crolla un mito la Cia non trova più un capo di Paolo Passarini

Crolla un mito; la Cia non trova più un capo Dopo le dimissioni di Woolsey ancora nella bufera l'agenzia di spionaggio più famosa del mondo Crolla un mito; la Cia non trova più un capo Già tre i rifiuti per il posto di direttore che fu anche di Bush WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A raccontarlo solo qualche anno fa non si sarebbe trovato nessuno disposto a crederci. Invece ò vero, ò successo, sta succedendo: non si trova un capo per la Cia. Alla fino, certo, una soluzione verrà trovata, ma, nel frattempo, tre persone alle quali ò stato offerto il posto hanno gentilmente rifiutato. Nessuno sembra giudicare un buon affare essere nominato direttore della più rispettata e temuta agenzia di spionaggio del mondo. Forse proprio perché non ò più né temuta né rispettata. La notizia di ieri è che ha ufficialmente declinato l'incarico quello che fin dalle improvvise dimissioni di James Woolsey era apparso il candidato più forte, John Deutch, attuale vicesegretario alla Difesa. «Preferisco rimanere dove sono», ha risposto Deutch, facendo circolare anche una spiegazione più completa. La sua ambizione è diventare presidente del Massachusetts Institute of Technology, da cui proviene. Un passaggio alla Cia potrebbe creare le premesse per obiezioni future da parte degli accademici. Bill Clinton, per evitare una brutta figura come quella della nomina prima accettala poi ri¬ fiutata da Bobby Inman per la Difesa, ha accettato il rifiuto e non ha insistito. Si è però saputo che, prima di Deutch, anche l'ammiraglio William Crowe, attuale ambasciatore a Londra, aveva respinto l'offerta con un garbato ma fermo «preferirei rimanere qui». Dopo il gran rifiuto di Deutch, la Casa Bianca ha rivolto le sue attenzioni al senatore William Cohen, che è un repubblicano moderato del Maine. Ma anche Cohen ha fatto sapere di non avere «alcun piano per il momento di lasciare il Senato». Se si pensa al senso di potenza che promanava dai passati direttori della Cia, se si ricorda che uno di loro, George Bush, diventò perfino Presidente degli Stati Uniti, tutto questo appare incredibile. Ma la Cia è veramente in crisi. E' accusata di non funzionare a dovere, di essere infiltrata, mal gestita e, in sostanza, molto meno utile che nel passato. La si vuole smembrare e poi riaccorpare: in una parola la si vuole ridurre. Woolsey, un mese fa, più che dimettersi è scappato. Non ha neppure aspettato il successore e ha lasciato il suo vice al timone di un barca comunque in panne. , Paolo Passarini

Luoghi citati: Londra, Maine, Massachusetts, Stati Uniti