Bastò soffiare in una gomma di Marina Verna

Invenzione dei pneumatici Invenzione dei pneumatici Bastò soffiare in una gomma Sembrava un'idea assolutamente folle: riempire d'aria una camera di gomma e affidare a questo elemento, invisibile e impalpabile, il peso e lo sforzo di una vettura. E invece funzionò. Proprio un secolo fa, una vettura rivoluzionaria messa a punto dai fratelli Michelin, l'Eclair - il Lampo - partecipava alla ParigiBordeaux-Parigi e riusciva ad arrivare nel tempo massimo di cento ore. Non era stata una corsa facile: due forature e rotture di vario tipo sembravano mettere continuamente fuori combattimento la vettura. Ma il risultato dimostrò che quel tipo di ruota aveva effettivamente qualcosa di speciale. Nell'entusiasmo, i fratelli Michelin azzardarono una profezia: «Fra dieci anni tutte le automobili monteranno pneumatici». Non ci azzeccarono. Ma per difetto. Perché, di anni, ne bastarono due. E tutte le altre ruote, nonostante le pubblicità terroristiche («H pneumatico è la morte!», minacciavano i fabbricanti di ruote elastiche), finirono nel dimenticatoio. Di questa storia, alla quale l'architetto Giuseppe Raimondi ha dedicato il bel libro Pneumatici (Rizzoli), si parlerà domani alle 18,30 al Museo dell'Automobile (c.so Unità d'Italia 40), in un incontro con l'autore e alcuni personaggi che si occupano di automobili: Davide Boifava, Marco Candelo, Fulvio Cinti, Leonardo Fioravanti, Gian Federico Micheletti e Gabriele Seresina. Nell'idea dei Michelin c'erano già tutti gli elementi dei pneumatici moderni, eppure da quel 1895 le innovazioni su questo oggetto, all'apparenza semplice ma in realtà sempre più complesso a mano a mano clie aumentavano le prestazioni delle auto, non sono mai cessate. Tramontati i tempi in cui c'era chi bucava le gomme per vedere che cosa ci fosse realmente dentro, oggi si parla di radiali, di «tubeless» senza camera d'aria, di nuovi materiali come il kevlar. I primi pneumatici resistevano per tremila chilometri, oggi si tenta di costruire gomme che abbiano la stessa durata media di un'auto, cioè 130 mila chilometri. Per non parlare delle prestazioni che si richiedono alle gomme per vetture da corsa, aerei, shuttle. Tecnologia sofisticata e la Michelin, per progettare questi gioielli, ha adottato un potente calcolatore Cray, lo stesso usato per le navicelle spaziali. Marina Verna

Persone citate: Cray, Davide Boifava, Fulvio Cinti, Gabriele Seresina, Gian Federico Micheletti, Giuseppe Raimondi, Leonardo Fioravanti, Michelin

Luoghi citati: Italia, Parigi