Caratti e Pescosolido grazie dottore

Open d'Australia: Pozzi cede a Sampras, Cash e Wilander prime vittime illustri TENNIS Open d'Australia: Pozzi cede a Sampras, Cash e Wilander prime vittime illustri Caratti e Pescosolido: grazie/ dottore / due azzurri vittoriosi con l'aiuto dello psicologo MELBOURNE. Il cielo sopra Melbourne è nervoso, grigio e poi abbagliante, sul cemento di Flindcrs Park il torneo invece scorre tranquillo. Nella prima giornata dell'Open d'Australia hanno passato il turno Sampras, Edberg (che però ha sudato 4 set contro la promessa australiana Philippoussis), Stich, Courier, Modvodcv. Sorprese non ce ne sono. Anzi, ce n'è una: gli italiani esistono. E resistono. Ieri ce n'erano sei in gara, ne sono sopravvissuti tre, un bilancio che fa allegria. La vittoria più bolla è quella di Cristiano Caratti (numero 90 nella classifica Atp), che non ò il fenomeno del '91 - finale a Milano, numero 26 del mondo -, ma neppure il fantasma ansioso del biennio '92-'93. L'avversario di ieri si chiama Lionol Roux: numero 60 Atp, nel '94 ha saltalo 200 posti in classifica, ha battuto Lendl o Kafclnikov. Ma davanti agli anticipi da prestigiatore di Cristiano, Roux è andato subito in confusione, complice una ciste nascosta nel polso che lo tormenta da mesi. Sotto gli occhi di Panatta (a proposito, la rivolta dei davismen coki è rientrata: ad eccezione di Korda o Novacek a Napoli contro l'Italia ci saranno tutti) Caratti ha giocato benissimo, lasciando al francese appena cinque games. «Nel '91 ero un incosciente, poi ho iniziato a pensare troppo, a farmi male da solo - ha detto alla fine l'allievo di Riccardo Piatti -. Ora finalmente entro in campo tranquillo, merito dolio psicologo Longoni, ma anche dei miei preparatori tecnici. Il tennis è come la vita, ogni giorno c'è una battaglia, per vincere ci vuole equilibrio». Ora lo aspetta Courier il picchiatore: «Beh, spero di non farmi maje... Scherzi a parte: non ho nulla da perdere, devo solo fare il mio gioco». Sul lettino da qualche tempo si sdraia anche Stefano Pescosolido, che quest'anno ha svernato in Florida assieme al suo coach Infantino. Jim Loehr, lo strizzacervelli dei tennisti dalla Sabatini a Courier -, gli ha dato un quaderno dove anno¬ tarsi emozioni e obiettivi. Sulla pagina di ieri c'era scritto: vincere. Contro il diciottenne australiano di origine romena Andrew Ilio (n. 267 Atp), un tracagnotto invasato che picchia tutto quello che gli capita a tiro, Pesco ha faticato solo un set. Perso il tic-break, mulinando le gambotte da terzino Ilie si è dissolto in una nuvola di errori e Pescosolido - che pure è ancora imballato dalla preparazione e sul campo più che correre passeggia - ha chiuso in relax. La terza promozione della giornata l'ha conquistata Silvia Farina (n. 56 Wta), che contro le acrobazie un po' stanche della Fernandez (n. 30) ha ribaltato il pronostico, anche se non le attese. Bocciato invece, al suo esordio sul centrale di uno slam, Gianluca Pozzi. Il mancino barese gioca un tennis intelligente, fragile però come carta velina. Contro la portaerei Sampras ha retto por metà del primo set, ha strappato un break nel secondo, poi la sua piroga si è inabissata. Fuori anche Nathalie Baudono, frenata da una coscia dolorante e dalla rocciosa Habsudova, e Linda Ferrando, battuta dalla Boogert. Il torneo ieri ha detto ciao ciao anche a due grandi dello scorso decennio, Mats Wilander (30 anni, numero 127 Atp) e Pat Cash (29 anni, 526 Atp). Nell'88 proprio su questi campi misero insieme una finale da urlo - 8 a 6 al quinto per lo svedese -, ieri si sono arresti a Eltingh e O'Brion, e all'età. Pat il pirata ha promesso di riprovarci, «perché solo chi ha paura si ritira», Mats ha annegato la stizza nel realismo: «Alla mia età va bene cosi. Il fatto è che per vincere di più dovrei giocare di più, ma per giocare di più dovrei vincere di più...». Oggi debuttano stelle seminuove: Becker, Agassi, Ivanisevic. Sabatini, Sanchez e i nostri Golarsa, Gaudenzi (imbottito di Voltaren per battere il dolore alla spalla) e Furlan. Contro la Appelmans, Rosset e Agenor si può anche sognare. Alessandro De Giorgi

Luoghi citati: Australia, Florida, Italia, Melbourne, Milano, Napoli