Su Elisabetta è rissa tra i medici di Maria Corbi

14 Il ginecologo: una truffa scientifica quel parto. Interviene l'Ordine: ora basta Su Elisabetta è rissa tra i medici Antinori: bimba mai nata ROMA. Sulla vicenda di Elisabetta, la bambina nata dopo due anni dalla morte della madre, interviene l'ordine dei medici. E intima: basta con le polemiche. Il presidente dell'ordine di Roma ha deciso di bacchettare chi in questa vicenda ha alzato troppo il tono della voce. Le polemiche scoppiate tra colleghi, le accuse e le controaccusc con tanto di carta bollata sono diventate un teatrino che non ò certo adatto alla professione di Ippocrate. E così l'Ordine ha detto stop e ha convocato tutti i protagonisti della storia: il ginecologo del «miracolo», Pasquale Bilotta, il suo ex collaboratore Ermanno Greco - che sbattendo la porta dello studio ha espresso i primi dubbi sulla veridicità della nascita da embrioni congelati - e il grande accusatore, il professor Severino Antinori, che non crede all'esistenza di Elisabetta. Un invito «perché la smettano di fare da cassa di risonanza alla stampa», spiega Meledandri. «Per problemi squisitamente scientifici che non sappiamo se siano veri o falsi ci sono le sedi opportune, i congressi scientifici. Questi colleghi portino li i loro risultati e li facciano valutare da loro pari e non se ne escano con sortite sulla stampa favorendo l'aspettativa della povera gente, solo per averne un ritomo economico. Questo non lo permetterò più». Ieri l'ultimo capitolo di questa guerra tra medici. Antinori non ha certo avuto la mano di velluto nell'accusare il collega, Bilotta: «Quella bambina non è mai nata. Il dottor Bilotta si è dimostrato come il bambino che ruba in cucina, che si sporca con la marmellata. Infatti è iscritto al registro nazionale presso l'Istituto superiore di Sanità da circa tre anni ed ha sempre comunicato gli interventi di riproduzione assistita da lui eseguiti, solo con i dati e non con i nomi dei pazienti, come da procedura. Perché all'epoca non ha comunicato anche di aver eseguito questo congelamento di embrioni? Questo è il primo autogol di Bilotta». «E poi - continua Antinori - i suoi collaboratori hanno rivelato che nel suo centro, dove ha detto di aver fatto l'intervento, non c'erano le attrezzature per il congelamento degli embrioni. Scoperto, Bilotta ha trovato un altra scusa dicendo di essersi appoggiato a un altro centro. Ma i centri che congelano embrioni sono pochi e si conoscono tutti. E dalle mie prime indagini nessuno ha congelato gli embrioni che hanno fatto nascere Elisabetta». Antinori lancia una sfida a Bilotta: «Esibisca all'Ordine dei medici tutta la documentazione scientifica del caso, tenendo segreto il nome dei protagonisti. Se non lo farà significa che ha inventato tutto. In quel caso insieme ad altri illustri colleghi lo de¬ nunceremo per danni alla categoria e devolveremo i soldi nella causa alla lotta alla sterilità». Accuse pesanti che Bilotta respinge: «Antinori continua a fare affermazioni senza avere le prove. Non ho mai comunicato alcun caso di riproduzione assistita all'Istitiuto superiore di Sanità e quindi neanche di congelamento di embrioni perché non sono ancora iscritto al registro nazionale presso l'istituto. Ho fatto la richiesta, che non è obbligatoria, e attendo risposta». Il ginecologo assicura la veridicità della storia: «Un primo congelamento - spiega - è avvenuto nella vecchia sede del centro Alma Res, poi gli embrioni sono stati trasferiti nel re¬ frigeratore di un centro privato, da dove, prima di reimpiantarli, sono stati nuovamente trasferiti al nostro centro. Qui sono stati scongelati». Con l'intervento dell'Ordine dei medici le acque probabilmente si calmeranno e il sipario scenderà sulla storia di Elisabetta, che esista o meno. Una tregua fino a che non ci sarà un nuovo caso ancora più clamoroso, ancora più discutibile. E l'annuncio di Antinori su una probabile nuova gravidanza per Rossana Della Corte, già mamma-nonna a 62 anni, ci danno la certezza che le ostilità riprenderanno presto. Maria Corbi ll ginecologo Pasquale Bilotta è finito al centro delle polemiche per un caso che fa discutere: è stato l'artefice della bimba nata due anni dopo la morte della mamma Un'operazione di biogenetica contestata da molti colleghi

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