«Ammalati venti animali su cento»

I veterinari: «Soffrono di mali simili a quelli dell'uomo per I veterinari: «Soffrono di mali simili a quelli dell'uomo per colpa dell'inquinamento» È Cani e gatti, Sos per i tumori «Ammalati venti animali su cento» ROMA. I tumori sono la malattia del secolo non solo per l'uomo, ma anche per i nostri fedeli amici a quattro zampe: cani e gatti, infatti, sono divenuti le migliori (purtroppo per loro) spie del tasso d'inquinamento nelle nostre città. Il venti per cento della popolazione canina italiana che vive in un centro urbano - sottolinea Antonio Marinucci, della Scivac (Società italiana veterinari per animali da compagnia) - soffre di patologie tumorali simili a quelle degli uomini. «E si tratta di malattie - spiega Marinucci - inesistenti nei cani fino a un ventennio fa». Aumentano quindi negli animali domestici i tumori ai polmoni, alle tonsille e alla pelle, causati dalla malsana aria cittadina e dai raggi del sole. Cani e gatti, che ogni giorno camminano all'altezza dei tubi di scappamento delle macchine, sono le prime vittime dello smog e si trasformano quindi in una sorta di campanello d'allarme per valutare l'inquinamento che incombe sulle strade d'Italia. Negli ultimi anni con l'aumento dello smog è cresciuto anche il numero di animali cittadini malati. Sono quattro i tumori che colpiscono cani e gatti cittadini: il carcinoma squamocellulare dermico, che si manifesta con piaghe sulla pelle ed è dovuto ai raggi solari; quello della vescica, causato dai composti chimici di spray e detersivi, e i tumori alle tonsille e ai polmoni dovuti allo smog e agli scarichi delle fabbriche. Ma anche i cani che vivono in campagna corrono dei rischi: se l'aria è più sana e non esistono casi di tumori alle tonsille, la vicinanza con le fabbriche li mette «a rischio» per quanto riguarda il carcinoma ai polmoni. Per i padroni più premurosi non mancano comunque consigli e accortezze per tutelare cani e gatti dall'influenza negativa della vita in città. «Il più importante - dice Marinucci - riguarda la passeggiata quotidiana che deve essere fatta lontana dal traffico e possibilmente nelle zone verdi della città». Spesso però, secondo la senatrice dei Verdi Carla Rocchi, i cani «sono vittime di ordinanze comunali che impediscono anche ai padroni più premurosi di te¬ nerli lontani dallo smog, come nel caso di Milano dove non si possono portare cani nei parchi». La senatrice Rocchi propone ai Comuni di seguire l'esempio di Roma dove l'Ufficio Giardini sta preparando un censimento delle zone verdi della città, in modo da realizzare «percorsi preferenziali» destinati ai cani. Anche restando in casa si possono prevenire alcune malattie, in particolare quelle della pelle. «Bisogna evitare - aggiunge Marinucci - gli alimenti conservati per uso umano, quindi niente scatolette avanzate dai nostri pranzi». Se per il cane si sceglie un'alimentazione fatta in casa, allora si possono utilizzare gli avanzi del pranzo, purché siano freschi. E per le pulizie casalinghe bisogna stare attenti a detersivi e spray che non creano problemi agli uomini ma possono essere ingeriti dai cani o irritarne la pelle. «E attenzione, per pulire la cuccia - suggerisce Marinucci - bisogna utilizzare solamente detersivi non tossici di origine naturale», [r. cri.] » r. n r.ftlì:ÈCOME DIFENDER! IL PROPRIO ANIMALE Portare il cane ^MJa^a^ \ no dalle zone ad alta densità di traffico possibUmenteneU^ O Fvitare qli alimenti conservati per uso uma2 no-'iuLi è sempre meglio non usare scatolette destinale agliuomm^ 3Date al rostro animale gli avanzi del pranzo soltanto se sonoJrexbt^____ — APeTle^pulizie massima attenzione nei congeriti dai cani ojn-itanwlapdl^ per pulire la cuccia usare sempre detersivi non tossici di originenaturale^

Persone citate: Antonio Marinucci, Cani, Carla Rocchi, Marinucci

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma