La Quercia davanti al giudice di Giovanni Bianconi

Giudici, vietato iscriversi alla massoneria Oggi D'Alema e Occhetto interrogati a Roma. Indagati per finanziamento illecito del partito e falso in bilancio La Quercia davanti al giudice «Fondi neri delpci-pds? Chiariremo tutto» ROMA. Comincerà Massimo D'Alema, il segretario attuale del pds, convocato dai sostituti procuratori Gianfranco Mantelli e Maria Teresa Saragnano per oggi alle 13 nella sede di piazza Adriana, il «bunker» della Procura di Roma, quello utilizzato per gli appuntamenti importanti. Sarà interrogato come indagato per i reati di finanziamento illecito del partito e concorso in falso in bilancio. Poi, alle 17, toccherà al suo predecessore Achille Occhetto, indagato anche lui per gli stessi reati. E' giunto così il giorno di uno degli atti principali del filone dell'inchiesta romana sulle presunte «tangenti rosse» che riguarda un finanziamento di 370 milioni versati nelle casse della Quercia dalla cooperativa «Unioco» di Reggio Emilia. Atto annunciato più volte negli ultimi mesi, creando grande attesa pei- le evidenti implicazioni politiche di un coinvolgimento, allo stato ancora presunto, dei due leader del pci-pds in una storia di fondi neri. «E' un atto assolutamente normale - continua a ripetere il professor Guido Calvi, l'avvocato di D'Alema e Occhetto - al quale noi ci siamo sempre dichiarati disponibili in tutta serenità. Del resto la nostra linea di condotta in queste vicende è stata sempre quella del massimo rispetto della magistratura e dell'esercizio del controllo di legalità, e ogni volta abbiamo contribuito alla verifica di ogni circostanza contestata, senza alcuna arroganza ma anche con grande fermezza». L'avvocato Calvi non la butta in politica, ma resta sul piano dei diritto penale. «L'indagine a tesi - spiega -, e la conduzione di istnittorie fatte con finalità conoscitive secondo noi è illegittima, come illegittimo è stato in alcuni casi l'uso della carcerazione». Sono argomentazioni utilizzate spesso contro i giudici di Mani Pulite, in parti¬ colare quelli di Milano e ancor più in particolare dalla Fininvest e da Berlusconi, finito sotto inchiesta per presunti fatti di corruzione. Un accostamento che non imbarazza il difensore dei due esponenti pidiessini: «Si tratta di un principio generale, che deve valere per Berlusconi e per noi come per tutti gli altri. Il codice stabilisce che l'interrogatorio serve per contestare in modo chiaro e preciso alcuni fatti, e so possibile anche le fonti. Invece si procede spesso ad interrogatori su fatti ge¬ nerali, con la speranza di trovare qualcosa a favore dell'accusa. Questo è da un lato ingenuo, e dall'altro pericoloso, perché tende a sovrapporre il ruolo del pubblico ministero a quello della polizia giudiziaria». Nell'inchiesta sul finanziamento di 370 milioni, precisa inoltre Calvi, secondo quanto è trapelato finora «Occhetto e D'Alema sono indagati in qualità di segretario politico il primo e di coordinatore della segreteria il secondo. Non si contesta dunque una condotta au¬ tonoma, ma un'ipotesi di concorso da parte dei vertici politici del partito. Ci sembra un'ipotesi debole, ma comunque la cosa migliore è che tutto si chiarisca e si svolga secondo le regole, senza alcuna drammatizzazione». Il punto centrale di questo filone dell'inchiesta sono le deposizioni dell'ex presidente della «Unieco» Nino Tagliavini, il quale ha rivelato di aver versato quei 370 milioni in tre tranches all'ex funzionario della tesoreria del pci-pds Vincenzo Marini, dopo che l'ex amministratore Marcello Stefanini gi aveva chiesto il finanziamento sottolineando che era «dovere morale» della cooperativa contribuire al finanziamento del partito. Sempre Stefanini avrebbe detto a Tagliavini - secondo quest'ultimo - che anche i responsabili politici della Quercia chiedevano questo sforzo alla coop. Stefanini è morto il 29 dicembre scorso mentre Marini, iscritto pure lui nel registro degli indagati, ha prescisato che quei soldi costituivano un prestito (in verità mai restituito) per far fronte ad una scadenza immediata, del quale il segretario e il coordinatore non erano a conoscenza. Oggi, dopo la lunga attesa, arriveranno le versioni di Occhetto e D'Alema. Giovanni Bianconi

Luoghi citati: Milano, Reggio Emilia, Roma