RIAPRONO I NASCONDIGLI «la testimone velata» carteggio Duse-D'Annunzio

RIAPRONO I NASCONDIGLI RIAPRONO I NASCONDIGLI «La testimone velata» carteggio Duse-D 'Annunzio I"" L termine «Nascondigli» per designare una rassegna di spettacoli che si collocano ai margini della ricerca teatrale e lontani dai clamori del mercato ufficiale, concepiti come forma di scambio, di formazione, di sommessa eppur consistente occasione per osare oltre l'appiattimento corrente, non può trarre in inganno. Non è possibile, in altre parole, pensare ad una operazione elitaria e un poco aristocratica intenta a difendere la propria esistenza concedendosi ad uno sparuto numero di adepti. Perché il fascino di un nascondiglio sta proprio nella sua intrinseca possibilità di essere scovato e condiviso. E questo è esattamente il desiderio degli organizzatori della rassegna, la Cooperativa II Mutamento, il Teatro degli Illuni c l'Associazione Castalia, che definiscono la quarta edizione di «Nascondigli» un insieme di «piccole cose allestite non in vista, preparate per essere scoperte». Il primo storico «nascondiglio» teatrale fu la «grotta» di Sottaria, nel centro storico di Moncalieri; poi venne la Sala Polivalente Trento di Torre Pellice, prontamente definita «l'avamposto». Ad essi, per questa quarta edizione, si ag- A fianco, Ottavia Piccolo con Virginio Gazzolo. Sotto, Ida Di Benedetto a Pinerolo e Moncalieri e Diego Parassole, di scena all'Hiroshima CABARET PARASSOLE E ARIANI giungono il Teatro Comunale di San Giorgio Canavese e la Zona Castalia di Torino, «sotterraneo barocco» che diventerà anche sede di un circolo culturale. La programmazione è dunque distribuita in quattro luoghi distinti e si svolgerà da gennaio a maggio. Alcuni spettacoli debutteranno in uno spazio e in seguito saranno replicati in un altro, altri verranno rappresentati esclusivamente in un solo luogo. Quest'ultimo non è tuttavia il caso de «La testimone velata» con cui venerdì 13 e sabato 14 viene inaugurata la rassegna. Lo spettacolo che Alfonso Cipolla ha tratto dalle lettere di Eleonora Duse a Gabriele D'Annunzio, e che verrà interpretato da Giovanni Moretti, dopo il debutto a Sottaria sarà nuovamente in scena l'8 e il 9 marzo a zona Castalia. Tra le altre proposte segnaliamo «Ma mere l'Oye» della Compagnia Controluce, il «Teatrino italiano» di Valeriano Gialli, la nuova produzione del Teatro degli illuni dal titolo «Work-games» e i tre spettacoli presentati dal Teatro delle Trasmigrazioni: «L'ospite», «Il canto» e «Le buone notti di giugno». Monica Bonetto IL peggio di me». Sembra una minaccia ma è il titolo dello spettacolo che Diego Parassole propone questa settimana airHiroshima Mon Amour per MiTo cabaret. Il cabarettista alessandrino (ma torinese e in seguito milanese d'adozione) sarà in via Belfiore 24 martedì 17 (ore 21,30), con una vera e propria storia, dice. «In scena c'è un uomo che vive un cambiamento. All'inizio è buono e un po' tonto. Va a cercare lavoro e poco per volta si adegua sempre più alla società e diventa un bastardo». Il testo, scritto a quattro mani con Carlo Turati, è una sorta di paradosso: «L'aggressività come unica forma che paga», dice Parassole, che sarà poi all'Adua il 23 gennaio, con un gruppo di cabarettisti dello Zelig. Si ride anche con l'apertura della rassegna «Ostriche e cabaret 7», dal 13 gennaio al 26 maggio al Caffè Ghersi. Ad inaugurare la sala di via Tripoli 37 quest'anno è Giorgio Ariani, da Firenze, che propone lo spettacolo «Anche i grassi hanno un'anima». E' noto al grande pubbbeo come voce ufficiale di Oliver Hardy: ha infatti doppiato con Enzo Garinei, 40 tra film e comiche di Stanlio e Ohio. Per completare la settimana, al Cab 41 ci sono Fumatti (fino al 14 gennaio) e Franco Neri (dal 19 al 21). Inizio spettacoli alle 22,30; appuntamento in via Fratelli Carle 41. [cr. ci

Luoghi citati: Firenze, Hiroshima, Moncalieri, Ohio, Pinerolo, San Giorgio Canavese, Torino, Torre Pellice