Stadio bomba carta ferisce tre poliziotti
Carignano, muore operaio di Moncalieri Incidenti dopo il rigore in Juve-Roma Stadio, bomba carta ferisce tre poliziotti Atmosfera calda allo stadio durante la partita Juventus-Roma, qualche episodio di intemperanza e di vandalismo, tre agenti lievemente feriti da una bombacarta. Dieci giovani sono stati accompagnati in questura e probabilmente saranno denunciati per lancio di oggetti pericolosi. Scontri tra tifosi non ce ne sono stati perché le opposte fazioni sono state tenute separate grazie all'intervento di settecento tra carabinieri e poliziotti. Per le forze dell'ordine l'impegno è cominciato alle 7,30, quando i primi contingenti sono giunti alla stazione ferroviaria Rigola, vicino allo Stadio delle Alpi, dove alle 7,45 è arrivato il primo treno di tifosi da Roma. Alle 10 è stata la volta del treno straordinario. In totale mille persone alle quali si sono aggiunti i mille tifosi arrivati sui pullman ed i duecento che hanno viaggiato su tre charter atterrati a Caselle. La mattinata procede abbastanza tranquilla. Due tifosi, uno romanista ed uno juventino, si azzuffano e vengono accom¬ pagnati in questura. L'atmosfera comincia a surriscaldarsi dopo il primo gol della Juve. Alcuni romanisti, che si trovano nel settore «Est 3» svitano i rubinetti dei bagni e li lanciano sulle teste degli juventini assiepati nella curva Nord. Per fortuna nessuno viene colpito alla testa e non ci sono feriti. E' la volta poi dei sedili che vengono divelti e lanciati. Ma la decisione dell'arbitro di far battere un rigore contro la Roma fa scatenare l'ira dei giallorossi. Un grosso petardo viene lanciato contro i tifosi juventini ma non fa molta strada e cade sui polizotti che fanno da cuscinetto tra le due tifoserie. Rimangono feriti l'agente di una volante, uno del commissraiato di Madonna di Campagna ed una poliziotta di Barriera di Nizza. I tre agenti vengono medicati all'infermeria. A fine partita i romanisti vengono tenuti nello stadio finché gli juventini non si sono tutti allontanati. A dirigere le operazioni interviene il questore, Carlo Ferrigno e tutto si svolge senza disordini.
Persone citate: Carlo Ferrigno, Rigola
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