Il '95 è l'anno della verità per le pietre di Agnese Vigna

I soldi destinati all'acquisto di metalli e pietre preziose sono protetti Il f95 è Panno della verità per le pietre Garanzie, rischi e opportunità nella scelta di un brillante CONVIENE INVESTIRE OSCI IN DIAMANTI? Si possono nascondere in tasca, non pagano tasse, sono riconosciuti ed accettati ad ogni latitudine, non richiedono gestioni laboriose, non sono danneggiati dagli eventi naturali, fuoco compreso. Sono i diamanti, bene rifugio per eccellenza, con il più elevato rapporto tra prezzo e dimensioni. E negli ultimi mesi, in Italia, sono andati a ruba, complice l'incertezza politica del paese: meglio qualche diamante in borsetta, che tanti palazzi. Ma conviene, oggi, investire in questi «capolavori di carbonio»? QUALI PIETRE RENDONO DI PIIP? L'Italia nel 1994 ha speso in diamanti tre miliardi di dollari e rappresenta il mercato più importante in Europa ed il terzo al mondo, dopo America e Giappone (5 miliardi di dollari) per i diamanti. Negli ultimi anni gli acquirenti sono più informati, ma Tenore più comune che si verifica è quello di acquistare - per scarsa competenza - pietre di scarsa qualità, a prezzi troppo alti. E quando si vuole rivendere, ovviamente, si scopre di aver fatto un cattivo affare. COME VALUTARE LA PIETRA SCELTA? Sia per comprare che per vendere, bisogna affidarsi ad un esperto, capace di valutare le caratteristiche del diamante, le cosidette 4C. Color (il bianco più che eccezionale è contraddistinto dalla lettera D), clarity (la purezza che sfida strumenti a dieci ingrandimenti è indicata con la sigla if, cioè internally flawless), carat (l'unità di peso, pari a 0,20 grammi), cut (il taglio più curato e proporzionato è detto very good). Bisogna privilegiare le pietre più belle (anche a scapito della dimensione), di taglio rotondo, di 1 -2 carati (perchè più facili da rivendere). Se si scelgono pietre dal taglio antico, bisogna sapere che per rivenderle bisogna farle ritagliare e che in questo modo la pietra perde il 30% del suo valore. Ma l'altro problema è: dove acquistare? , DOVE CERCARE MJfo I VERI APIARI? "'JIB Per fare affari bisoWT gna rivolgersi alle mm fonti: tagliatori (An- ^ _ I versa, Sud Africa, New York, Israele, Bombay) e grossisti (in tutti i principali centri italiani). Per rivendere le pietre più grandi (da 5 carati in su, oppure anche di un solo carato ma purissime) si può partecipare alle periodiche aste delle case specializzate (Sotheby's, Christie's, ecc). i grandi diamanti di colore sono venduti tramite le aste e 80% di queste pietre sono comprate da acquirenti arabi. LE POSSIBILITÀ' DI RIVALUTAZIONE La possibilità di rivalutazione è, come per l'oro e gli altri beni rifugio, legato ai movimenti di un mercato spesso volubile e imprevedibile. La De Beers (la grande società mineraria sudafricana che promuove il mercato) ha stabilizzato il mercato, e attualmente c'è un incremento annuo del 5% circa. Ma dieci anni fa i fautori dell'investimento in diamanti hanno subito duri colpi. Secondo il «Rapport Diamond» all'inizio del '77 un brillante da un carato D-if era stimato circa 7 mila dollari; veleggiava a quota 60 mila 3 anni dopo. Risultato: corsa ai realizzi, ricerca mineraria, nuova offerta, crollo a 13 nula dollari (1985) e la successiva graduale ripresa. COME GARANTIRSI SUGLI ACQUISTI? E' il certificato di uno degli istituti specializzati che può - e dovrebbe essere richiesto al venditore. Il top è quello del Già, Gemmological Institute of America, seguito dal HR2 di Anversa. Ci sono anche due istituti, che fanno le valutazioni in Italia, l'Igi e il Cisgem di Milano. E per chi non si fida di nessuno ci sono i corsi di gemmologia: la scuola europea del Già è a Vicenza, via Vecchia Ferriera 70. Telefono 0444964250. Agnese Vigna ,MJfo "'JIB WT mm ^ _ I In alto, due gemmologhe all'opera A sinistra, un diamante di buon taglio

Persone citate: Beers, Color, Diamond, Panno, Pietra Scelta