L'arresto della figlia del leader ucciso riapre una vecchia ferita nella Nazione Nera «malcom X vendetta in cerca d'autore»

L'arresto della figlia del leader ucciso riapre una vecchia ferita nella Nazione Nera L'arresto della figlia del leader ucciso riapre una vecchia ferita nella Nazione Nera LA FAIDA DEI BLACK MUSLIM WASHINGTON QUBILAH Shabazz aveva 4 anni, anzi «quattro c mezzo» come puntualizzano orgogliosi i bambini a quell'età, la sera del 21 febbraio 1965, quando la madre Betty la fece sedere sulla vecchia panca di legno del teatro Audobon di Harlem, il ghetto nero di Manhattan, per ascoltare un discorso del padre, El-Haji Malik El-Shabazz. L'uomo che il mondo conosceva come Malcolm X non avrebbe voluto la famiglia in teatro, quella sera di 30 anni fa, ma non aveva molta scelta. La loro capa di Brooklyn era stata ridotta in cenere sei sere prima, da tre bottiglie molotov lanciate dentro una finestra e in fondo quel teatro, con tutta la polizia, le guardie del corpo, i seguaci e i brothers, i fratelli di pelle e di fede, presenti, sembrava più sicuro di qualsiasi albergo. Qubilah aveva 4 anni - e mezzo - e forse non è vero che lei ricordi davvero tutto quel che accadde, la sera del 21 febbraio. Come spesso accade nelle memorie infantili, è più verosimile che i suoi ricordi si siano fusi con i racconti della madre, schegge ricomposte solo dopo in una sequenza compiuta. Ma poco importa, perché Qubilah, la seconda figlia di Malcolm X, è convinta di ricordare tutto benissimo, gli spari, le 16, pensate 16, pallottole che entrarono nel corpo del padre, il caos, la fuga degli assassini, i colpi della polizia che ne abbatterono uno, l'accorrere della gente verso il corpo di Malcolm, le inani ruvide, virili che cercavano di spingere lei e le sue sorelle sotto le panche del teatro, e il grido lunghissimo della madre, un'altra voce che si uni a quell'interminabile «urlo nella notte», come lo chiamava lo scrittore James Baldwin, l'urlo della disperazione nera. Quel che importa è che in quell'immagine, incancrenita dentro di lei in 30 anni di rancore, Qubilah avrebbe trovato la rabbia per arruolare i killer e progettare di uccidere colui che tutta la famiglia Shabbaz, la moglie e le figlie di Malcolm sono convinte sia il mandante dell'omicidio, il capo della Nazione nera dell'Islam, Louis Farrakhan e forse il più importante leader nero di oggi, insieme con Jesse Jackson. Almeno così pensano l'Fbi e il procuratore di Minneapolis dove ora vive Qubilah, che ne hanno ordinato l'arresto icr l'altro, sotto l'accusa di «complotto per omicidio», un reato da 90 anni di reclusione. Se complotto c'è, hanno subito risposto i 600 mila Black Muslim di Farrakhan, è del «potere bianco», che ha adoperato un lo¬ Stato civile di Torino NATI DENUNCIATI IL 13 GENNAIO 1995 Manfredi Luca; Manfredi Andrea; Di Vasto Emanuela. Serra Angelo: Delfante Sarà: Cosenza Valentina. Mao Zhong Oiang; Andreetto Daniele: Reina Antonino; Corbo Vanessa: Basso Gianluca: Ferraris Elisabetta. Zarino Simone; Sacco Daniele: Perotto Giovanni: Dotta Nadia: Lofano Giorgia: Fortis Andrea: Fortis Cristina: Caramellino Giulia. Crincoli Riccardo; Siviere Andrea; Leonardi Andrea; Rege Erika; Sartori Silvia; Veni Gabriel: Morena Giorgia. MORTI DENUNCIATI IL 13 GENNAIO 1995 Presso Case di Cura, di Riposo ed Istituti religiosi: Fantauzzi Stelana ved. Gallo, a 84. Casa di Cura Crocetta; Cortini Francesco, a 92, Casa di Cura S Paolo; Fossati Angela vod Gallo, a 82, Casa di Cura Celimi. Presso Ospedali: Alello Carmela, a. 59. S Giovanni Antica Sede Oncologia; Gorgellino Carlo, a 74, Contro Traumatologico Ortopedico; Zambon Ferruccio, a 71, Giovanni Bosco; Maina Giorgio, a. 70. Molinello Gatto Biagio, a. 63. Maria Vittoria: Oliarlo Francesco, a 82. Molinone; Bailada Teresio, a 67, Molinelle; Fassone Edoardo Luciano, a. 62. Giovanni Bosco. Solargianone Antonio, a. 81. Luigi Einaudi (Ex Vecchia Astanteria); Amerio Francesco, a 76. Mauriziano Umberto I; Mignano Francesca ved. Vietti. a 65. S Giovanni Antica Sede Oncologia: Donetti Renata, a. 46, Giovanni Bosco; Ruggiano Giovanni, a 46. Molinette; Filippa Francesca ved Battislim. a 84, Marlini: Casetta Maria ved Aloi, a 73. Giovanni Bosco; Converso Franco, a 35. Giovanni Bosco; Pellegrini Leda, a 61. Molinettc; Goglio Battista Guglielmo, a 86. Molinette; Scalcrandi Michele, a. 85, Centro Traumatologico Ortopedico: Viola Rosa vnd Ferrerò, a 80. Gradenigo. Romano Maria, a. 73. Martini: Lo Giudice Giuseppe, a 74. Centro Rieducazione Funzionale: Monachello Erica, a. 6. Centro Traumatologico Ortopedico; Canto Blundo Giuseppe, a 61. Molinette: Cortese Patrizia, a. 34. Amedeo di Savoia- Morone Bianca, a 84, Mauriziano Umberto I Presso altro luogo del territorio cittadino: Penna Malvina ved Golzio, a 83. via Giacomo Medici 54. Presso Residenza: Torasso Emilia Maria, a 82, via G Peano 3; Missio Angela ved. Ouagliattini. a 97. via Don G Grioli 12. Rusciano Antonietta ved Albano, a 76, via C. Negarville 26/A; Zema Nicotina, a. 86, via Tommaso Grossi 8; Balanglone Chiaffredo, a 86. via B Luini 147; Balzola Vincenza, a. 86. corso Grosseto 289: Castellazzo Maria Annunziata ved Cerruli. a 93. via Pastrengo 28; Pugliese Antonio, a 81, via Crescentino 26 Nati 27 — Morti 38 E' mancata all'affetto dei suoi cari Pierina Fenocchio Leonardi L'annunciano il marito Marcello, il figlio Mario con Alessandra. — Torino, 13 gennaio 1995 Michele e Roberta Matossl L'Orsa con Barbara sono affettuosamente vicini a Mario e Alessandra e a Marcello Leonardi. Nonna Ernesta con Nlco e Mirella affettuosamente partecipa. Le famiglie Matossl L'Orsa, Pagliano prendono parte al dolore di Mano e Alessandra. sco, corrotto informatore dell'Fbi per offrire i suoi servizi alla donna e organizzare così l'ennesima provocazione contro le comunità e i leaders di colore, appunto come il sessantenne Louis Farrakhan. Reazione scontata, questa, ma non per questo necessariamente infondata; nulla è mai quello che sembra da lontano nell'universo tragico e pirandelliano della «guerra per razze» americana. Ma se l'America è ormai abituata, quasi rassegnata, alla stridente «rapsodia in bianco e nero» che si scatena per ogni caso giudiziario che coinvolga un afro-americano, come O.J. Simpson, come Mike Serenamente ci ha lasciati nonno Adolfo Scarrone A funerali avvenuti lo annunciano i figli Ploro con Marcella, Ellglo con Teresa, le nipoti Cristina, Rosella e Silvia. A Laura la nostra sentita riconoscenza. Il presente è partecipazione e ringraziamento. La Messa verrà officiata giovedì 19 gennaio ore 18.30 nella chiesa Ss. Angeli Custodi. Torino, 5 gennaio 1995 I Dipendenti Citea si uniscono al dolore dei titolari Piero ed Eligio Scarrone per la scomparsa del PAPA'. I Dipendenti Thermoflnestra Chea partecipano al dolore dei titolari per la perdita del papà Adolfo Scarrone Torino, 5 gennaio 1995 Dldo ft Laura partecipano commossi. Benedetto e Maria Teresa sono fraternamente vicini ad Eligio e Piero per la perdita del PADRE. Partecipano commossi gli amiciClaudia Matta Carla e Tino Mazzocchi Piero e Aurella Craveri Giuliana e Plorflavlo Gallina Sandra e Bruno Ressico. Gli Amici del lunedi sono vicini a Piero e famiglia per la perdita dell'amatissimo PAPA'. Gli Amici del Club I 4 Santi sono vicini a Piero e famiglia per la scomparsa del PAPA'. Atfettuosamente vicini a Piero gli Amici del martedì: Silvio Alberto Enzo Basano Bruno Canova Gianfranco D'Alberto Virgilio Mlcheletto Gottardo Molina Livio Ratto Diego Rovatti. Wanda Anselmettl Carpanl, stretta ai figli Anna Maria ed Alberto, annuncia la scomparsa di Augusto Carpani AUGUSTO, tu sarai sempre con noi Ti abbiamo amato tanto e siamo orgogliosi di te. I funerali si terranno lunedi a Milano alle 9 presso la parrocchia di S Elena e alle 14 30 presso la Chiesa parrocchiale di Palazzo Canavese (TO). Milano, 13 gennaio 1995. Nel ricordo dell'amore e della stima che sempre li ha uniti, i fratelli Alberico, Ada e Adriana abbracciano AUGUSTO con infinito rimpianto Sono con loro il cognato Sandro ed i nipoti Antonella e Alessandra Carpani; Stefania, Giorgio e Andrea Catellono; Augusto, Annalisa e Alberta Carena. Esprimono il loro dolore i cugini Liliana, Giovanni e Franchele Fasola. Milano, 13 gennaio 1995. AUGUSTO. Te ne sei andato troppo presto, ma non ci hai lasciato. Elsa e Luciano abbracciano Wanda. Anna Maria e Alberto. E' mancato all'affetto dei suoi cari Domenico Cucco Profondamente addolorati lo annunciano fratelli, .sorelle, cognate e nipoti tutti. Funerali martedi 17 ore 10 Parrocchia Ascensione di N Signore Gesù Cristo La presente è partecipazione e ringraziamento Torino. 13 gennaio 1995 Non siamo divisi e lontani: «Ci separa un muro d'ombra». (Ungaretti) Nel rimpianto e nella preghiera ricordano la N. D. Luisa Acquaviva Forte il marito Antonio, i figli Giuseppe e Olga, le sorelle Licia, Maria con il marito Raimondo Allonl, Mercedes con il marito Luciano Fontana, la cognata lontana Maria Forte. cognate, nipoti, parenti tutti e la fedele Ida. Un ringraziamento al prof. Verme ed alla sua équipe, ai protf. Nazzi e Vitelli ed al dott. Vasario. a quanti le furono amorevolmente vicino. I funerali avverranno lunedi 16 ore 10 nella chiesa Gesù Nazareno partendo dall'ospedale Molinette alle ore 9.30. La presente è partecipazione e ringraziamento. Torino, 13 gennaio 1995. I nipoti Gianni e Marcella Allonl ricorderanno sempre la dolce cara GINETTA. Maria Giovanna Ezio Vasarlo partecipano al dolore della lamiglia. Sentitamente vicini e partecioi nel dolore Luca Sra e lamiglia. La famiglia Durando partecipa al dolore. Presidente, Medici e Personale civile della Commissione Medica Pensioni Guerra, partecipano al grave lutto che ha colpito l'ex Presidente Generale Medico Antonio Forte. Partecipano al lutto del Generale Medico Antonio Forte, con le famiglie, i colleghi: Bonino, Carbone, Cascoschl, De Simone, Massari, Pellerlto, Rolle, Tamponi. I nipoti Guido, Dario, Federico sono affettuosamente vicini allo zio Tonino. Olga. Beppe Carlotta e famiglia sentitamente partecipano. Improvvisamente é mancato ai suoi cari Orazio Privitera artigiano vetraio Addolorati lo annunciano: la moglie Maria, il figlio Renato con Lorella, sorella, fratello e parenti tutti I funerali avranno luogo martedi 17 ore 11.45 alla parrocchia San Giovanni Maria Vianney. T Torino, 14 gennaio 1995. E' mancata ai suoi cari Costanza Quirico ved. Bada Con dolore io annunciano a funerali avvenuti: i figli Mariateresa con Severino, Michele con Anna. Consapevoli di non poter dimenticare la serenità del suo animo e la mitezza dei suoi gesti, i nipoti Anna, Pino, Antonella, Alessandra ricordano la loro carissima nonna. Caselle 15 gennaio 1995. E mancata all'affetto dei suoi cari Antenisca Pavese ved. Vanetti Ne danno l'annuncio il figlio Guido con Elena, le nipoti Laura e Fiammetta con Alberto. Torino, 14 gennaio 1995 Ricorderanno sempre con affetto, la cognata Renata con Anna, Guido e Maurizio. I Condomini di via Tonco 18 partecipano al dolore della famiglia Vanetli Malcolm X con le figlie e con M. Luther King; in alto Farrakhan Secondo la polizia la giovane voleva fare uccidere il mandante nero dell'omicidio del padre straordinario, nel segno di un furibondo razzismo alla rovescia che gli fa dire frasi come questa: «... Non ci sarà liberazione per i neri fino a quando non si toglieranno di dosso la sanguisuga ebrea...». Malcolm lasciò la Nazione dell'Islam, denunciò la corruzione del suo leader Mohammed, la cultura del separatismo nero, il crescente estremismo di Farrakhan che andava organizzando strutture paramilitari. E, secondo la famiglia, firmò la sua condanna a morte. Farrakhan, ansioso di crescere in prestigio agli occhi del «profeta» al quale era rimasto fedele, organizzò l'esecuzione di Malcolm, nel teatro di Harlem, ufficialmente attribuita dalla polizia soltanto a un gruppo di tre musulmani neri. Farrakhan, che oggi vive proprio nella lussuosa villa di Elijah Mohammed a Chicago, fra mobili e tappezzerie rigorosamente bianchi, ammette soltanto di «sentirsi colpevole del clima di violenza e di intimidazione che regnava in quegli anni». «Non ho dubbi, e lo sanno tutti nella comunità nera - ripete Betty Shabbaz -: fu Farrakhan a uccidere mio marito». Ed è qui che i ricordi e i rancori della madre si fondono evidentemente con quelli della figlia Qubilah, cresciuta nel culto di un padre che non aveva davvero mai avuto, schiacciata da un nome troppo grosso, di un santo, o di un demonio, secondo le ideologie. E in più «brutto anatroccolo» in una nidiata di ragazze, le sorelle, tutte di successo, brillanti, e belle. Nelle foto della prima di «Malcolm X», nel 1993, si vede Qubilah bruttina, in disparte, che guarda ammirata e triste, di traverso, le magnifiche sorelle brillare sotto i flash della mondanità nera. Se l'accusa ha ragione, Qubilah la «vendicatrice» sarebbe stata finalmente degna di lui e della sua eredità. E la gente avrebbe conosciuto il suo nome, il nome di quella bambina che 30 anni or sono fermava i passanti sui marciapiedi di Brooklyn, come ricordano ora i vicini, chiedendo a tutti: «Ma tu lo sai di chi sono figlia, io?».