La stabilità e il rigore Ecco il Dini-pensiero

Per difendere le sue idee è pronto allo scontro. I litigi con la stampa estera Per difendere le sue idee è pronto allo scontro. I litigi con la stampa estera La stabilità e il rigore Ecco il Dini-pensiero Da ministro ha criticato anche i suoi alleati «La litigiosità nella maggioranza di governo provoca l'incertezza nei mercati finanziari» L# ETERNO secondo questa ™ volta è il numero uno. Lamberto Dini, Lambcrtow per gli amici americani, ha consumato di venerdì 13 la vendetta su Bankitalia, che non lo ha voluto nominare Governatore nel 1993, benché da anni fosse il vice di Ciampi. Preparatissimo, gran lavoratore, dall'aplomb impenetrabile, Dini gioca al biliardo, ama cucinare gustose pietanzino e possiede un'inusuale dose di eroismo, come quella volta con Bokassa... PESCI. Lamberto Dini nasce il 1° marzo 1931, sotto il segno dei Pesci. La mappa astrologica, dicono gli esperti, evidenzia un bellissimo aspetto di Giove in Cancro, propizio per la bilancia commerciale, e un Urano in Ariete congiunto con il Nodo lunare, foriero di fortuna, l'are inoltre che l'opposizione di Nettuno in Vergine con il suo Mercurio e con l'Acquario preannunci un rilancio a livello europeo. FIRENZE. Il neo-premier è nato a Firenze, nel quartiere di San Jacopino, e qui ha studiato fino alla laurea. Oggi naturalmente vive a Roma. «Ma quando abbiamo tempo corriamo a Firenze per trascorrere qualche giorno nella villa - racconta la moglie -. Ci occupiamo di vino e olio e non manca mai una capatina nei ristoranti toscani». LAMBERTOW. La formazione economica di Dini e di scuola monetarista, appresa nelle università di Minnesota e Michigan, dove e stato allievo di Walter Heller e Gardner Ackley, entrambi consiglieri economici di presidenti Usa. «Sono ancora molto legato ai colleghi statunitensi - racconta lui - mi chiamano "Lambertow"». BOKASSA. All'estero, è rimasto famoso il no di Dini a Bokassa: gio- In alto a destra Mozart uno degli autori preferiti Sopra, Lamberto Dini in famiglia A fianco, il gioco dell biliardo A destra un'azione di football americano, lo sport preferito In alto E. T. il personaggio creato da Steven Spielberg vane dirigente del Fmi, fu mandato nella Repubblica Centroafricana con l'ingrato compito di comunicare al dittatore che non sarebbe stato finanziato: tenne duro anche di fronte alle minacce di morte. BANKITALÌA. Il 1979 è l'anno dell'ingresso a Bankitalia come «numero due» al posto di Sarcinelli: Dini resta direttore generale per 15 anni ma non diventa mai Governatore, anzi ò scavalcato da Fazio nel 1993. Ma Dini incassa la sconfitta e il giorno dopo ò al suo posto al lavoro come sempre. MOGUL Nel 1985 Dini si sposa in seconde nozze con Donatella Zincone, vedova di Renzo Zincone, da cui ha ereditato il «Grupo Zeta», un vero impero industriale situato in Costarica. Fra l'altro, il marito ha fondato una cittadina industriale nel Bergamasco, Zingonia. CIBO. «Di tanto in tanto il ministro fa una rapidissima puntata a casa per pranzo, pochi minuti. Così poco che non riusciamo a capire se riesce a mangiare davvero», dicono i vicini curiosi. «Eppure proprio con un piatto prelibato che mi ha conquistato» dice la moglie: trattasi del raffinato canard au poivre veri, di cui si segnala una speciale qualità di cipolline. ingiustificato dal punto di vista economico, non politico - ripete oggi il Dini ministro -: questa maggioranza litigiosa dà incertezza ai mercati». TASSI IN INTERESSE. A Bankitalia, Dini è sempre stato scettico sull'abbassamento dei tassi di interesse, per diminuire il debito pubblico con la diminuzione degli interessi da pagare sui Bot. «Prima deve venire la stabilità politica». Da ministro, Dini lancia un appello a Bankitalia: «Se riusciremo a far passare la Finanziaria, aiutateci: abbassate i tassi». QUIRINALE. L'intervento di Scalfaro «non modifica nulla», minimizza Dini all'indomani della presentazione della Finanziaria e dei distinguo del Capo dello Stato. Ieri ha ringraziato il Presidente «per l'onore e per la fiducia». BILIARDO. Dini ò un buon giocatore di biliardo. Gioca anche a tennis, con la figlia Paola. ET. «I tratti del volto cadenti, a partire dal labbro inferiore e dalle guance», ricordano al vignettista Emilio Giannelli l'Et di Spielberg. PISCINA. Sul tetto di casa Dini ha STAMPA ESTERA. Dini ha avuto rapporti burrascosi con la stampa estera a Roma, in particolare col corrispondente del Financial Times Robert Graham. Quest'ultimo racconta: «Dini mi disse: prima lascia questo Paese, meglio è». LIRA. «L'Italia punta a far rientrare la lira nello Sme in tempi brevi, ma compatibilmente con una maggiore stabilità della situazione economica e politica - dice nel 1992 Dini direttore di Bankitalia -: se si chiarisce il quadro politico, la lira non può che migliorare». «Il cambio è fatto costruire, dicono i maligni, una piscina senza permesso. Lui si difende: «E' solo una Jacuzzi per mia moglie». PENSIONI. E' Dini l'artefice della tanto discussa riforma pensionistica: «Se si vuole evitare il collasso - afferma alla Camera il 7 settembre - è necessario ridurre le aliquote di rendimento dal 2 all'I,5%». Oggi insiste: «Per garantire l'efficacia alla manovra economica bisogna tradurre gli accordi sulle pensioni in legge». ANTIQUARIATO. Dini ama collezionare pezzi d'antiquariato, di cui è piena la sua casa. Cultore della pittura moderna e contemporanea, colleziona libri d'arte e gli piace visitare musei e mostre. Ascolta Mozart e Beethoven, dei quali ha molti dischi e legge Flaubert, Manzoni e Thomas Mann, in particolare «I Buddenbrook». FOTOGRAFIA. Da 40 anni Dini è un fotoamatore: «Durante i miei continui viaggi per il mondo, mi porto sempre dietro la macchina». ANDREOTTI. Molto criticato il presunto rapporto tra Dini e Andreotti. Lui si difende: «Fosse vero, a quest'ora sarei Governatore di Bankitalia». I due si conoscono nel 1976, quando Andreotti era premier e Dini direttore del Fmi: «Negoziammo un prestito stand by per l'Italia di 500 milioni di dollari». FOOTBALL AMERICANO. Dini è un appassionato: fa il tifo per i Red Skins, la squadra di Washington. «Aspetta con ansia il 29 gennaio assicurano gli amici - giorno in cui al Rose Bowl di Pasadena si giocherà il Superbowl». E naturalmente vinca il migliore.