Il freddo e un incendio uccidono zingaro e barbone di R. Cri.

«Bilotta ci dia Roma, vivevano in due roulottes e una ha preso fuoco Il freddo e un incendio ueddono zingaro e barbone ROMA. Due uomini, tutti e due anziani, entrambi (sebbene uno solo per sua scelta) allontanati dalla famiglia: due vittime del freddo. A Fiumicino, dove viveva in una roulotte, Alberto Armini, un barbone di 68 anni, è morto assiderato durante la notte. L'ha trovato una signora, Luciana Tarana, che ogni giorno gli portava da mangiare e lo aiutava a riassettare. Subito ha chiamato gli agenti del vicino commissariato. Trasportato al pronto soccorso, i medici non hanno potuto far altro che constatare la morte per assideramento. Un'altra vittima del gelo è uno zingaro slavo, morto carbonizzato nella sua roulotte, che ha preso fuoco per il cattivo funzionamento di una stufetta. Aljcia Halilovic, questo il nome dell'uomo di 60 anni, viveva nel campo nomadi di Via Appia Nuova. La moglie Devlija HaI metovic, dalla quale era sepa¬ rato, alle sette di questa matti na si è accorta che la roulotte era in fiamme, ma ha pensato che l'ex marito fosse al bar, dove ogni mattina andava a farsi un «cicchetto». Non è il freddo il solo responsabile di queste due morti. «Ci ha colti di sorpresa - ha fatte notare Franca Mangiami, responsabile dell' osservatorio meteorologico del collegio ro mano - perché fino a metà di cembre le temperature sono state molto miti». Alijao Halilovich e Alberto Armini, 60 e 68 anni, vivevano però in situazio ni particolarmente disagiate. Il primo, dopo la separazione dalla famiglia, si era stabilito in una vecchia roulotte parcheggiata ai margini di un campo nomadi, nella periferia Nord della città. Il freddo lo ha ucciso indirettamente: per riscaldarsi aveva trasformato in stufa un vecchio scaldabagno, che all'alba di ieri lo ha tradito, [r. cri.]

Persone citate: Alberto Armini, Halilovic, Halilovich, Luciana Tarana

Luoghi citati: Roma