«Cristiani, giù le mani da Auschwitz»

«Cristiani, giù le mani da Auschwitz» POLONIA La comunità tedesca: «Varsavia vuole impadronirsi del nostro simbolo» «Cristiani, giù le mani da Auschwitz» Gli ebrei disertano le celebrazioni per i50 anni BERLINO. Nelle polemiche sorle attorno alle celebrazioni per il cinquantenario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz (attualmente in territorio polacco) è intervenuto ieri anche il rappresentante degli ebrei di Germania, Ignatz Bubis, adottando una posizione critica nei confronti di Varsavia In dichiarazioni al quotidiano «Frankfurter Rundschau» Bubis lamenta che per la ricorrenza del 27 gennaio prossimo I la commissione incaricata dal governo di Varsavia di organizzare le cerimonie abbia voluto ! «mettere in piedi una manifestazione polacca» e abbia lasciato agli ebrei solo pochi minuti per una preghiera nell'am- i bito di un servizio religioso ecumenico. Ricordato che per gli ebrei Auschwitz è un cimitero nel quale sono sepolti almeno 1,5 milioni di loro correligionari, Bubis giudica comprensibile che il Congresso Mondiale Ebraico voglia far svolgere il giorno prima, 26 gennaio, «una propria manifestazione». Bubis, presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, afferma inoltre di temere che se il Premio Nobel per la Pace Elie Wiescl, confermando l'intenzione espressa, si asterrà dal partecipare alle celebrazioni ufficiali, anche molti altri ebrei diserteranno la manifestazione. Bubis aggiunge però che egli sarà presente e che farà parte del seguito del capo dello Stato tedesco Roman Herzog. Pesanti critiche all'organizzazione polacca della comme¬ morazione sono giunte da molti settori del mondo ebraico, indignati per il ritardo con il quale sono stati diramati gli inviti alle delegazione straniere. E in tema di inviti, molti sono stati scioccati dall'idea di convocare tutti i Premi Nobel della Pace, compreso il leader dell'Olp, Yasser Arafat. A gettare olio sul fuoco delle polemiche è anche il pessimo stato di conservazione di quel che resta del lager: se non si interviene in fretta, il ricordo dell'orrore dell'Olocausto sarà affidato solo alle rovine delle baracche dei prigionieri e dei forni cromatori, e una montagna I di polvere sarà tutto quel che j resterà dei due quintali di ca; pelli umani destinati all'induI stria tessile tedesca, mostrati I nel Museo. [AdnKronos-Ansa]

Persone citate: Bubis, Ignatz Bubis, Pace Elie, Roman Herzog, Yasser Arafat

Luoghi citati: Auschwitz, Berlino, Germania, Polonia, Varsavia