Seattle una cybervilla per il re dei computer

Bill Gates, il magnate della Microsoft, si sta costruendo una casa da 50 miliardi Bill Gates, il magnate della Microsoft, si sta costruendo una casa da 50 miliardi Seattle, una cybervilla per il re dei computer WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' del tutto regolare che un ciberbarone viva in una villa virtuale; Ma la casa di Bill Gates, fondatore della Microsoft e uomo più ricco d'America, è virtuale in tutti i sensi. Infatti non esiste. Esisterà un giorno, certamente, forse tra un paio d'anni. E a quel punto, dopo 78 anni di lavori e di progetti talli e rifatti, «San Simeon North» sarà veramente una residenza unica al mondo. Innanzitutto, la sua collocazione è particolare. E' sulla riva del Lake Washington, vicino a Seattle, sulle pendici di una collina, nella quale sarà scavato un garage, capace di contenere almeno 20 macchini.'. Il garage sotterraneo sembra sia tale da far morire d'invidia Batman. Ma la caratteristica principale della villa, costruita su sette piani mimetizzali nella roccia per un'estensione di 1200 metri quadrati coperti, ò la sua nanna di costruzione «vivente». Còsi l'hanno pensata gli arcliiletti James Cutlcr e Peter Bohlin, sviluppando alcune indicazioni di Gates. Il padre del «Dos» ha imposto alcune regole; nessuna ostentazione, soprattutto all'esterno; niente torri, niente castelli o ogive moresche; niente rubinetti dorati all'interno; nessuna pacchianeria da nuovo ricco, ma piuttosto una costruzione da ammirare per il suo equilibrio ecologico. Cosi gli architetti hanno pensato di dotare la villa di un'autentica «nursery» per salmoni, creando un sistema di correnti e di acque che invitino il celebre pesce a scegliere il posto per la ripro- duzionc ogni autunno. Un enorme ingresso, capace di contenere 150 persone, accoglierà gli ospiti. Accanto una grande cascata e una piscina. E qui si fa subito l'incontro con quello che sarà il marchio caratteristico della casa, l'idca-guida imposta dallo stesso Gates. Perché appendere quadri se si possono avere alle pareti tutte le collezioni del mondo? Un sistema di schermi proietterà a comando arte virtuale che potrà essere continuamente riprogrammata a secondo dei gusti dell'ospite o dell'umore del padrone di casa. Basta premere un pulsante e sulle pareti compare tutto Rubens, o Rembrandt, oppure Renoir. Gates ha comprato i diritti elettronici delle opere da numerosi musei, a cominciare dalla National Gallery di Londra. Inizialmente il progetto prevedeva che le pareti con l'arte virtuale fossero alte come l'intero edificio, consentendo un lungo viaggio attraverso una scala a spirale, un po' come è la Guggcnheim di New York. Poi il progetto è stato ridotto, e non solo per una questione di costi. Sembra che Gates non sia ancora soddisfatto della risoluzione con cui le opere virtuali appaiono nei monitor. Problemi di «hardware» per il re del «sofware». Il costo previsto per la co- struzione, nel progetto iniziale, era di 15 milioni di dollari, un po' meno di 25 miliardi di lire. Ma nei giorni scorsi, Melinda French, la segretaria della Microsoft che Gates ha sposato un anno fa, ha rivelato che i piani attuali prevedono già una spesa di 30 milioni di dollari. A Seattle qualcuno nota con ironia che la costruzione del «Kingdome», il maestoso stadio da 60 mila posti della città, richiese metà del tempo della casa di Gates e costò appena il doppio. Ma Gates non si scalda. Ha la pazienza dei saggi, unita a quella dei ricchi. Il suo patrimonio è stimato pari a 10 miliardi di dollari, oltre 1600 miliardi di lire. E questa specie di William Randolph Hearst del 2000 non ha nessuna intenzione di perdere la calma per i costi e i ritardi della sua «Xanadu». Gntes ha un rapporto particolare con il danaro. L'unica sua passione dispendiosa è stato un lungo amore con una vecchia Porsche 959. Crede che con il danaro vadano fatte cose importanti, come comprare il Codice di Leonardo, ma dice sempre che un giorno, quando si sentirà «in uno stato d'animo filantropico», regalerà il 90% di tutti i suoi averi. Quel giorno non sarebbe male trovarsi dalle parti di San Simeon North. Paolo Passarmi Un sistema digitale proietterà sulle pareti i quadri più celebri All'interno una cascata ospiterà i salmoni per la riproduzione Bill Gates fondatore della Microsoft sta progettando la prima casa virtuale al mondo A sinistra i palazzi avveniristici del film «Metropolis» di Fritz Lang

Luoghi citati: America, Londra, New York, Seattle, Washington