Lira e Borsa festeggiano l'incarico di Francesco Manacorda

Positivi ma prudenti i commenti delle agenzie di «rating», anche i Btp avanzano di un punto Positivi ma prudenti i commenti delle agenzie di «rating», anche i Btp avanzano di un punto Lira e Borsa festeggiano l'incarico Il marco scende a 1051, Piazza Affari guadagna U2,55% MILANO. Quota 1066 contro il marco nella tarda serata di giovedì, verso quota 1051 ieri sera, dopo l'incarico a Lamberto Dini. In 24 ore, grazie all'allentarsi della pressione politica, la lira recupera oltre l'I per cento mentre in Borsa l'indice Mibtol schizza all'insù del 2,55 per cento, con scambi sopra i 1100 miliardi, e il future sui Btp decennali guadagna più di un punto. Tutto grazie alla parola «fine», posta almeno per ora alla crisi politica, a quel rischio di ingovernabilità che aveva fatto tremare i mercati nei giorni scorsi. Sebbene l'entità dei problemi economici rimanga immutata passano in second'ordine, per un giorno, le paure sul rialzo dei tassi di interesse; e anche il dollaro statunitense dà una mano alla nostra valuta riconquistando qualche posizione nei confronti del marco. Positivi, ma prudenti, i primi commenti delle grandi agenzie di «rating», quelle che decidono l'affidabilità del debito pubblico e il cui giudizio negativo può costare a uno Stato migliaia di miliardi in interessi da pagare, «E1 un passo nella giusta direzione: certamente i mercati saranno soddisfatti di vedere l'esecutivo nelle mani di un tecnico apprezzato, ma nel caso dell'Italia sono ormai disposti a farsi convincere solo di fronte a fatti concreti», avverte Vincent Truglia, responsabile di Moody's per il nostro Paese. Anche per Susan Witt, analista della Standard & Poor's, sebbene la scelta di Dini «nel breve termine è probabilmente la migliore possibile... restano irrisolti i problemi di fondo dell'economia italiana». In mattinata il marco apre sul mercato italiano tra le 1064 e le 1062 lire, poco al di sotto della vetta di 1066 segnata nella notte sulla piazza di New York, mentre non si muove la quotazione sul dollaro, intorno alle 1624 lire. Poco dopo mezzogiorno, spinta dalle voci su una rosa ormai ristretta di candidati alla guida del governo (Dirti o Scognamiglio) la lira torna sotto quota 1060 nei confronti del marco e a 1619 rispetto al dollaro. Oliando alle 13 arriva la notizia che il ministro del Tesoro uscente è stato convocato al Quirinale, segno inequivocabile di un incarico di governo, per la lira si apre decisa la strada del rialzo: 1054,50 sul marco, 1618,50 sul dollaro. Alle 14,15, quando la Banca d'Italia «fotografa» le quotazioni della nostra moneta, il marco vale 1057,31 lire contro le 1066 della vigilia e il dollaro 1622,44 rispetto alle 1624,48 di giovedì. Poi le dichiarazioni del nuovo presidente del Consiglio, che mette al primo po¬ sto nella sua agenda la manovra economica, danno ancora ossigeno alle quotazioni: il marco tocca il minimo della giornata a 1053,25 lire, poi si riassesta intorno a quota 1054, mantenendosi su questi livelli anche all'apertura del mercato americano. Quando New York chiude la lira ha consolidato il suo recupero a quota 1051,50 sul marco e a 1612,35 sul dollaro. Anche Piazza Affari festeggia il nuovo inquilino di Palazzo Chigi. Subito dopo le 13 il Mibtel si impenna e segna un + 1,6%. A un'ora dalla conclusione della seduta l'indice guadagna il 2,83%, poi c'è un lieve arretramento. La conclusione ò comunque tutt'altro che disprezzabile, con il Mibtel a quota 10.260 ( + 2,55%) e il Mib30 a 14.844 ( + 3,15%). E soprattutto crescono gli scambi: 1103 miliar¬ di di controvalore, il doppio del giorno precedente, segno evidente che in Piazza Affari si torna a comprare. A tirare la volata sono le Fiat (oltre 30 milioni di titoli scambiati) con un prezzo di riferimento di 6238 lire, pari ad un rialzo del 3,98%. Ma vanno bene tutti gli altri titoli guida: dalle Stet ( + 3,22%) alle Telecom Italia ( + 3,23%), dalle Generali ( + 2,51%) alle Olivetti. Stessa strada segue il contratto future sul Btp decennale. Da quota 97,80 nella mattinata, il future tocca 98,77 lire alla notizia della convocazione di Dini; poi, dopo le sue dichiarazioni si porta a quota 99,16 mentre gli scambi raggiungono la considerevole mole di 43 mila contratti a Londra e di 15 mila a Milano. Francesco Manacorda Dopo le dichiarazioni di Dini, le quotazioni in forte salita Scambi a 1100 miliardi ni ni ta di RILEVAZIONE / BANKITAUA \ ill 11 wmmmp.,,\ oh / ALQUiRINALE \. Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio

Persone citate: Antonio Fazio, Dini, Lamberto Dini, Positivi, Scognamiglio, Susan Witt, Vincent Truglia

Luoghi citati: Italia, Londra, Milano, New York