Camion beffa il ponte dell'alluvione
Camion beffa il ponte dell'alluvione Bastia Mondovì, non ha retto al peso del Tir. Per riaverlo il sindaco aveva digiunato Camion beffa il ponte dell'alluvione Ricostruito una settimana fa, è crollato IL GIORNO DELL'INAUGURAZIONE IN MACERIE SI BASTIA MONDOVI'. Il danno, le beffe e forse qualcosa di più. Il nuovo ponte che un paese ha aspettato per due mesi è rimasto in piedi una settimana: ieri mattina l'ha sfondato il passaggio di un camion pesante 46 tonnellate, quattro volte la portata del viadotto. Ora l'autista, Franco Cortese, 47 anni, di Guarene, incurante del cartello che vietava il transito ai mezzi oltre le 10 tonnellate di carico, rischia una denuncia per disastro colposo. Bastia Mondovì, 600 abitanti, un morto e 3 miliardi di danni per l'alluvione del 5 novembre, quando il Tanaro, che negli stessi luoghi oggi è un fiume che si «guada» a piedi, è salito anche di 9 metri. La violenza delle acque ha portato via case, strade, ma soprattutto due ponti: gli unici legami con scuole, negozi e posti di lavoro per trentadue famiglie, quelle delle frazioni Bonde e Carpenea, co¬ strette a riscoprire un vecchio sentiero sterrato che si arrampica sulle colline. Gli abitanti di Bastia chiedevano soluzioni per l'emergenza. L'unico punto di riferimento era il sindaco Francesco Rocca, 41 anni, dirigente d'azienda. Ripresosi dallo «choc» dell'alluvione ha cominciato a tempestare di fax e richieste Enas, Protezione civile e ministero dell'Interno. Rivoleva un ponte. Il Tanaro si era portato via una sola arcata del più importante dei viadotti crollati, il resto restava in piedi. Al sindaco venne in mente di sostituire la parte distrutta. Fece cominciare i lavori, ma quando tutto era pronto, il 20 dicembre, l'Enas annunciò che l'intera struttura non era più agibile. Per averne una nuova bisognava inviare altri fax, altre richieste. Lo stesso giorno su Bastia cade la prima e unica neve dell'anno. Il sindaco è in Municipio a inoltrare l'ennesimo sollecito. Una donna urla al telefono: «Ha visto il tempo signor sindaco? Domani come faccio a comprare il pane per i miei figli». Francesco Rocca va a casa. Prende la sua tenda e la piazza sui resti del ponte. «Resterò qui fino a quando non cominceranno i lavori per un nuovo viadotto, dovessi trascorrerci anche la notte di Natale». La protesta ha subito effetto. Dopo due notti partono i lavori. Cominciano gli scavi, è il 22 dicembre. Trascorrono Natale e Capodanno e arriva l'Epifania che si porta via anche le paure di 32 famiglie. Ecco il nuovo ponte. Per inaugurare il viadotto c'è una piccola cerimonia. «Se ripenso a quel giorao - dice Francesco Rocca - una parte di emergenza sembrava finita». Ma il ponte lungo 45 metri inaugurato il giorno della Befana è rimasto in piedi solo sette giorni. Ieri mattina è stato spaccato in due dal peso del camion. Quando Francesco Rocca l'ha saputo ha invece rischiato l'infarto. Arrivato al ponte, nella notte, ha inveito contro l'autista. Poi si è fermato in lacrime: «E' una beffa. Perché la sorte non la smette di prendersela con Bastia?». Ma il suo ponte è diventato un caso. Ieri sera una telefonata dall'Elias ha fatto tornare un po' di serenità: la prossima settimana ricominceranno i lavori per un nuovo viadotto. Luca Ferma
Persone citate: Bastia, Bonde, Francesco Rocca, Franco Cortese, Luca Ferma
Luoghi citati: Bastia Mondovi', Bastia Mondovì, Guarene
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