Ritorna la neve sulle Alpi

Di nuovo la minaccia del gelo Di nuovo la minaccia del gelo Ritorna la neve sulle Alpi TORINO. Vento fortissimo in quasi tutt'Italia, e neve, finalmente, in montagna, per la gioia degli sciatori che, se le condizioni meteorologiche si stabilizzeranno, potranno godere a pieno ritmo del prossimo fine settimana. Ieri mattina sono stati riaperti i trafori del monte Bianco e del Frejus, chiusi l'altro ieri per le forti precipitazioni nevose oltralpe. La circolazione nel traforo del monte Bianco era stata limitata ai mezzi leggeri ed è stata completamente riattivata, anche se per tutta la mattinata è proceduta a rilento a causa delle code che si erano formate nella notte. Situazione analoga, se non peggiore, sull'autostrada A 32, Torino-Frejus. Qualche chilometro di coda di mezzi pesanti, che la polizia stradale ha temporaneamente bloccato per smaltire il traffico automobilistico. Por raggiungere entrambi i trafori vi è comunque l'obbligo delle catene a bordo. Ieri la perturbazione si è estesa anche al versante italiano delle Alpi occidentali. E' nevicato in Valle d' Aosta, al di sopra dei mille metri, e sui rilievi del Novarese e del Torinese (oltre i 1500 metri). In alta Valle di Susa la perturbazione è particolarmente intensa nel comprensorio della via Lattea (Sestriere, Sansicario, Sauze d'Oulx, Claviere), dove il manto ha già raggiunto i 40 centimetri di spessore, mentre a Torino le temperature sono quasi primaverili grazie al fòhn, il vento caldo che arriva dalla Francia (ieri a mezzogiorno si sono toccati i 17 gradi, e le minime sono tornate al di sopra dello zero). A Sestriere (dove la Via Lattea conta 400 chilometri di piste, e settanta impianti di risalita) si dicono ottimisti per il prossimo week-end. «Contiamo di poter aprire nuovi impianti, oltre ai 35 già in funzione da alcune settimane», dice Livio Berruti dello Sporting Club, «la promozione delle settimane bianche ha funzionato e per tutto il mese di gennaio gli albergatori registrano il tutto esaurito. Ora l'unico problema è organizzare per tempo la bat-' titura delle piste e la pulizia delle strade». A Claviere ieri la neve aveva già raggiunto i settanta centimetri. Mezzo metro al Sestriere, dove è nevicato per tutta la giornata. Scende la neve anche sul Veneto e sull'Alto Adige. La Protezione Civile fa invece sapere che rientra l'emergenza neve nelle città. L'aria fredda che viene originata alle alte latitudini dall'anticiclone russo-siberiano sta per investire le regioni italiane provocando una nuova ondata di gelo, con condizioni del tutto diverse da un versante all'altro degli Appennini per quanto riguarda le perturbazioni. Allo stato dei fatti sembra esclusa la possibilità di nevicate a basse quote anche sul versante tirrenico dove erano stati messi in preallarme i mezzi spalaneve. Il maltempo ha invece provocato danni in Sardegna. Una violenta bufera di vento, con raffiche di Maestrale che, a tratti, hanno raggiunto i 120 chilometri orari, si è abbattuta sull'isola provocando difficoltà e interruzioni nei collegamenti marittimi e aerei, alla circolazione stradale e notevoli disagi ai cittadini. L'aeroporto di Olbia-Vena Fiorita è stato chiuso al traffico ed i voli Meridiana dirottati su Cagliari. I collegamenti marittimi con la Corsica sono stati interrotti mentre quelli con le isole di Carloforte e di La Maddalena procedono a rilento e con notevoli difficoltà. Il mare in tempesta ha raggiunto forza 9 causando sensibili ritardi ai traghetti di linea mentre i mercantili si sono portati a ridosso della costa. La flottiglia peschereccia è rimasta nei porti dove tutte le imbarcazioni e le navi hanno dovuto rinforzare gli ormeggi, [r. cri.] Un'immagine dì Sestriere Anche la Val di Susa è stata interessata dalla perturbazione che ha riportato la neve sulle Alpi

Persone citate: Livio Berruti, Vento