«La adotterò così sarà mia anche per legge» «il padre della bimba nata 2 anni dopo la morte della mamma: perchè tanto veleno su un atto da amore?»

12 Il padre della bimba nata 2 anni dopo la morte della mamma: perché tanto veleno su un atto d'amore? «La adotterò, così sarà mia anche per legge» La famiglia legale della piccola è quella della sorella del papà Il ginecologo: assurde le ipotesi di manipolazione genetica ROMA. «Hanno sputato sentenze senza sapere nulla di noi, dei nostri sentimenti, delle nostre intenzioni. Siamo amareggiati e addolorati. Ma per noi l'unica cosa che conta adesso è Elisabetta. Se avessi saputo che si sarebbe scatenato tutto questo putiferio non avrei mai autorizzato la diffusione della nostra vicenda». Parole piene di amarezza, quelle del padre naturale di Elisabetta, la bambina nata due anni dopo la morte della madre. Uno sfogo con il ginecologo che ha fatto nascere la piccola, Pasquale Bilotta, ieri mattina appena lotti i giornali. Ma le prime pagine dei quotidiani, lo condanne senza appello della Chiosa, le manifestazioni di sdegno da tanti esperti è stato il prezzo per una felicità conquistata con determinazione contro tutti e tutti. Ieri l'assessore capitolino Piero Sandulli, giurista, ha anche ipotizzato il reato di incesto visto che la bambina è stata partorita dalla zia paterna, anche se non ha il suo patrimonio genetico. Con Elisabetta tra le braccia Luigi, è il nome attribuito al papà, non e pentito di quello che ha fatto. Convinto che il suo sia stato un atto d'amore. La famiglia legale della piccola adesso ò quella della sorella del papà genetico, Elena, trentuno anni, dove c'è un altro bambino di sei anni molto felice dell'arrivo della sorellina. Luigi, il papà genetico, è invece per adesso agli occhi di tutti solo lo zio. Ma vuole che in futuro il suo vero ruolo sia riconosciuto anche dalla legge. Per questo ha deciso di adotta- re Elisabetta, quando la bambina sarà in grado di capire e di dire la sua. Adesso nessuno, neanche tra gli amici e i familiari deve sapere come stanno realmente le cose. La serenità di Elisabetta viene protetta con un muro di silenzio. Nemmeno i nonni sanno di questa nascita che ha sfidato le leggi della natura e della società. I dettagli sui protagonisti di questa vicenda dati da Bilotta non permettono di risalire alla famiglia di Elisabetta. «Quello che importa - dice Bilotta - è che la piccola stia bene. Si da troppa importanza - continua il medico - ai ruoli. Zio, padre, che importanza hanno le etichette? L'unica cosa veramente importante è che c'è un nucleo familiare pieno di amore e di esperienza da dare. I bambini devono crescere dove sono desiderati e c'è la possibilità di farli diventare persone felici. E Elisabetta ha tutto questo». Ma le critiche i giudizi trancianti hanno colpito anche il ginecologo: «Hanno detto cose false. Hanno parlato di manipolazione genetica. E' assurdo, noi non abbiamo manipolato nulla. Gli embrioni non sono stati toccati. E' stata fatta una normale Fivet». Ma sono tante le cose che sono state dette intorno alla nascita di Elisabetta, anche che il suo sesso sia stato ordinato. «E' un altra falsità - chiarisce Bilotta. Non avremmo mai accettato di predeterminare 0 sesso. E comunque due anni e mezzo fa quando sono stati congelati gli embrioni non sarebbe stato possi¬ bile». «Mi sono stupito soprattutto ha continuato il medico - delle parole dette dal ministro Costa che viene da un partito, il partito liberale, che ha sempre portato avanti la cultura laica. E poi il ministro ha parlato con i giornalisti senza prima telefonare a noi del centro per sapere bene come sono andate le cose. I motivi della nostra decisione». «Mi aspettavo la reazione della Chiesa - continua Bilotta - ma mi chiedo: cosa dovevamo fare con quegli embrioni congelati, lasciarli lì per sempre? Non è stato meglio dargli la possibilità di diventare una bellissima bambina?». La dura condanna del Vaticano ha colpito anche la famiglia di Elisabetta: «Sono molto osservanti - ha spiegato Bilotta e sono stati molto segnati dalle cose dette contro di loro dalla Chiesa». La discussione accesasi intorno al caso di Elisabetta ha riaperto il problema della necessità di una regolamentazione della fecondazione artificiale. Una traccia per un decreto ministeriale in materia è contenuta in un documento del ministero della Sanità. Ma il clamore di questa nascita «miracolosa» ha anche acceso delle speranze. «Ieri - ha raccontato Bilotta - mi ha telefonato una donna per chiedermi di aiutarla in un caso analogo a quello di Elisabetta. Gli ho dato appuntamento per sentire la sua storia. Non ho intenzione di fermarmi». Maria Cerbi Il ginecologo che ha fatto nascere la piccola Elisabetta il professor Pasquale Bilotta

Persone citate: Bilotta, Pasquale Bilotta, Piero Sandulli

Luoghi citati: Roma