Compri il falso, paghi il vero di Enrico Benedetto

Compri il falso, paghi il vero Francia, multa pari al prezzo di listino per le «griffe» contraffatte Compri il falso, paghi il vero IPARIGI MMAGINIAMO di entrare in Francia su una falsa Rolls-Royce Silver Lady (le fabbricano eccome: ad Adelaide, Australia, per 100 milioni contro i 450 da listino). Nel bagagliaio, valigia Vuitton fasulla (250 miia anziché 6-7 milioni). Addosso, Levi's contraffatti - oltralpe ne sequestrano ogni anno a migliaia - e una Lacoste bidone: con 50 mila eviti di pagarne 170. Al polso, il Rolex thailandese «Oyster .Perpetuai Cronograph» (costa un ottantesimo, l'autentico 6 milioni e mezzo). Per completare il look sportivo, Timberland «Chukka» scopiazzate (60 mila invece di 220) e occhiali da sole Ray Ban «Pilote» (se non vuoi scucire le 170 mila, te li porti a casa con un deca). Ebbene, dal primo gennaio qualsiasi solerte doganiere transalpino - non pago di sequestrare la lussuosa paccottiglia - può infliggerci un'ammenda che equivalga al valore degli originali o, addirittura, lo raddoppi. Togliamo pure la pseudo-Rolls: nel nostro caso la multa sfiorerebbe comunque i trenta milioni. E' il contrappasso feroce che il coccodrillo Lacoste, Coco Chanci e la vedova Cliquot (sì, imitano anche lo champagne) infliggono al nostro pacchiano sfoggiare marchi prestigiosi per un pugno di lirette. Trattenere la merce non bastava. Il danno, per il «testimonial» della contraffazione, era irrisorio. Meglio incrudelire. Oltre al maxisalasso, Parigi ha così deciso di inquadrare come «delitto» la lesa griffe. E nel mirino ci sono proprio gli italiani. I laboratori-boita che invadono il pianeta di geniali (talora) copie, li troviamo ad Hong Kong, Marrakech, Seul, Buca¬ rest... Però - guarda caso - la merce fa volentieri il suo ingresso trionfale da Ventimiglia. Che secondo le accuse pullulerebbe di falsi come un suk levantino. Passi lo shopping mordi & fuggi di frutta-verdura-alcolici-scarpe per i francesi che stipano le «Clio» quasi fossero un Tir rientrando a Mentone. Ma in dogana la tolleranza ha un limite. L'olio d'oliva vergine occhei, ma lo pseudo «Opium» Yves Saint-Laurent da diecimila il flacone o il foulard Hermes in puro terital non troveranno asilo. Li si faccia pagare a prezzo intero come se fossero «veri», sanziona il legislatore. L'obiettivo è lodevole. Ma la formula repressiva trasforma in commesso di boutique il povero doganiere. Che dovrà impararsi a memoria il prezziario Gucci o Dunhill. Per capitolare, alfine, sulle camicie Cartier (made in Spagna): la maison della rue Frangois 1" non ne ha mai prodotte. Enrico Benedetto

Persone citate: Cartier, Coco Chanci, Dunhill, Gucci, Ray Ban, Rolls, Royce Silver Lady, Vuitton

Luoghi citati: Australia, Francia, Hong Kong, Marrakech, Parigi, Spagna, Ventimiglia