L'unico che ride è Tomba di Cristiano Chiavegato

SuperG maschile annullato, le ragazze scendono nella bufera SuperG maschile annullato, le ragazze scendono nella bufera L'unico che rìde è Tomba La Compagnoni sbanda: ottava FLACHAU DAL NOSTRO INVIATO Alberto Tomba lassù, dall'alto della classifica di Coppa, sorride soddisfatto. I suoi 400 punti di vantaggio sono rimasti intatti. I capricci di un tempo sempre più pazzo - o non c'è neve e ne arriva troppa - hanno fatto annullare il superG maschile in programma ieri. Hanno gareggiato le ragazze alle 9,30, prendendo non pochi rischi. Ma dopo non c'è stato più nulla da fare: gli organizzatori hanno atteso sino alle 14,12 prima di cedere le armi alla nebbia e alla neve. Così Ortlieb, Mader, Aamodt, Girardelli e compagni, cioè i rivali potenziali del campione bolognese nella corsa alla sfera di cristallo, hanno preso solo freddo aspettando dietro il cancelletto di partenza. Dovranno rifarsi venerdì e sabato nelle due discese di Kitzbuehel, ma intanto si innervosiscono e si stancano per nulla. I capisquadra, fra l'altro, in attesa del recupero che si farà dopo i Mondiali, sono in seria difficoltà per la scelta degli atleti da mandare alle gare iridate in Spagna. Un problema che vale anche per Mauro Cornaz, tecnico italiano della velocità. Un unico superG disputato, quello di Tignes dell'11 dicembre, poi il vuoto. Sei mesi di allenamenti e prove per nulla. E Tomba sorride. Ovviamente non per le difficoltà che incontrano gli azzurri. Sono gli altri che lo interessano, gli avversari di Coppa, ormai tesi come corde di violino. Discorso diverso per le ragazze che - nel bene e nel male - sono state fatte scendere di brutto. Gli esperti dicono che sono state disputate prove in condizioni anche peggiori. In ogni ca¬ so, con l'intensità della caduta della neve che variava, il superG non è stato uguale per tutte. Deborah Compagnoni, con il pettorale numero 9, è stata fra le più sfortunate, perché si è buttata giù dalla discesa quando c'era quasi bufera. Si è classificata ottava, risultato comunque discreto, mostrando un gran coraggio. «Ho sbagliato in una tripla porta - ha ammesso candidamente la valtellinese che non si è lamentata della scarsa visibilità -, ad un certo punto mi sono trovata nella neve fresca e fra alcuni piccoli pini...». L'importante è che abbia preso più confidenza con la velocità e nei propri mezzi. Se tutto va bene non potrà che crescere nel resto della stagione. Deludente, ancora una volta, la prova delle altre azzurre. A parte il 28° posto della Gallizio, l'ombra della sciatrice che era l'anno scorso, tutte le altre sono finite fuori pista o a ruzzoloni. E poi imprechi, improperi, accuse agli organizzatori. Avevano ragione per certi versi, ma visto che poi la gara si è fatta, forse era meglio concentrarsi su quella. Per la statistica su 12 atlete che non hanno finito il superG, 5 sono italiane e 4 francesi. La transalpina Masnada ha abbandonato volontariamente perché non ci vedeva. Ci ha visto benissimo invece Renate Goitschel che ha fatto felici gli austriaci che volevano a tutti i costi una vincitrice di casa. Scesa con il pettorale 34 nel momento migliore, la di¬ ciannovenne «aquilotta» ha bruciato di un centesimo Katja Seizinger. Poco prima era scesa la slovena Spela Pretnar, fidanzata di Jure Kosir, anche lei staccata di un centesimo. Alla fine erano in tre nel soffio di due centesimi. Distacchi record per una gara di Coppa del Mondo. Un bel podio giovane comunque: la Goitschel (dopo sette uscite su 14 gare) è uno dei fenomeni annunciati del circo bianco. Se non andasse come una pazza avrebbe già vinto molto di più. Ma è un'eclettica ed è brava in tutte le specialità. Poi la miliardaria Seizinger, 22 anni, che punta alla Coppa. Infine la Pretnar, carina e grande ballerina di lambada, un peperino da tenere d'occhio, che prima o poi arriverà sul grandino più alto del podio. Cristiano Chiavegato La Goetschl (foto grande) vittoriosa in superG; Compagnoni (sopra) scesa nella bufera Merckx e Moses erano imbattibili come lui Merckx e Moses ( 122 successi di fila nei 400 hs); sotto Stenmark

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