Bisca a casa della baronessa «Lecce»

Bisca a casa della baronessa LECCE Bisca a casa della baronessa LECCE. Se il banco aveva una fortuna sfacciata al baccarà un motivo doveva esserci. Infatti c'era: una sofisticata organizzazione che, con moderne tecnologie, microcamere e una televisione a circuito chiuso sbirciava le carte e, al tavolo da gioco, informava il «compare» munito di un minuscolo auricolare che gli dettava le istruzioni. Scene da film a Martano, un paesino in cui la villa di una nobildonna, la baronessa Francesca Comi Abati, era stata trasformata in un piccolo casinò. Dominavano Giampiero Rizzo, 37 anni, leccese, e. due catanesi, Domenico Fiorito e Pietro Cannavo, di 48 e 28 anni. Sono stati denunciati tutti e tre con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al gioco d'azzardo.

Persone citate: Domenico Fiorito, Francesca Comi, Pietro Cannavo

Luoghi citati: Lecce, Martano