Suicidi sotto l'Orient Express di E. Bn.

Parigi, 24 anni lui, 13 lei: «Il nostro è un amore impossibile» Parigi, 24 anni lui, 13 lei: «Il nostro è un amore impossibile» Suicidi sotto l'Orient Express Amandine e il fidanzato si sono stesi sulle rotaie, il treno li ha fatti a pezzi Temevano che i genitori e la legge francese li avrebbero obbligati a lasciarsi PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Lui 24 anni, lei 13. Un amore impossibile. E il duplice suicidio deve essere parso loro l'unico modo per impedire la separazione. Amandine e il suo compagno si sono stesi fianco a fianco, domenica sera, sulle rotaie bianche di neve. Poi hanno atteso. Ore 22.40: l'Orient Express fende la tranquilla campagna lorenese. Centocinquanta chilometri all'ora. In carrozza, un pubblico disposto a pagare il treno ben più di qualsiasi «business class» aerea, nell'illusione che sia possibile rivivere quella magica atmosfera liberty racchiusa tutt'oggi nella sigla «O.E». Un piccolo sobbalzo. I viaggiatori quasi non se ne accorgono. A bordo, tra velluti e legni rari, si beve in allegria. Unico fantasma, Agatha Christie e il suo salottiero «Omicidio sull'Orient Express». Ma i libri non fanno paura. E il capotreno mormora: «Abbiamo steso un altro cinghiale». Accade spesso in quella zona, tra Luneville e Nancy. Segnala per scrupolo l'emergenza via radio. Il caso parrebbe chiuso. Ma a Strasburgo i ferrovieri scoprono con orrore, sulla motrice che entra in stazione, brandelli di stoffa e carne umana. Si risale al ceppo 378,3, ove il locomotore sussultò. I cadaveri - o quello che ne rimane - sono ancora lì. Tranciati. Neppure all'ultimo, quando già la motrice stava per mutilarli, Amandine e il suo amico hanno abbandonato la loro tragica, immobile risolutezza. Orme bianche a testimoniare l'arrivo sulla massicciata. Neppure un passo per fuggire. La ragazza giungeva da Nancy. Meta Luneville, ove il convitto Saint Pierre Fourier la tiene a pensione. Ma non lo raggiungerà. Fuori dalla «gare», l'attende su una «Renault 19» il suo uomo. La gendarmeria, per ora, ne comunica solo l'età. Un adulto, ben diverso dal coetaneo che Amandine frequentava a inizio anno. «Era il nuovo, grande amore» dicono i compagni. Ma nessuno pare saperne di più. Sì, correvano voci che la ragazza avesse già cercato di uccidersi. Nel timore che venendolo a sapere genitori e autorità scolastiche li dividessero. Peggio: sedurre una minorenne, in particolare sotto i 14 anni conduce alla galera. Ma l'incubo di una drammatica rottura non le impediva, talora, i sogni più folli. Ad esempio che potessero sposarsi nelle prossime sottimane. La descrivono come una ragazzina dal sorriso facile, simpatica, chiassosa. In una parola, vitale. Ma gli studi non erano per lei: bocciature continue. La sua decisione di morire nasce forse proprio dal non poter tollerare, in amore, un altro fallimento dopo quello sui banchi. Nessun messaggio per dire «addio». Solo una determinazione estrema a morire. Insieme. Per sempre. [e. bn.]

Persone citate: Agatha Christie, Pierre Fourier

Luoghi citati: Nancy, Parigi, Strasburgo