Sui fondi per l'alluvione rissa tra Carroccio e An

Sui fondi per l'alluvione rissa tra Carroccio e An I DA ALLEATI A NEMICI li ministro per le Politiche comunitarie: l'msi pensi piuttosto agli strani rimborsi dopo il colera in Puglia Sui fondi per l'alluvione rissa tra Carroccio e An «Missione» di Cornino a Bruxelles. Poli Bortone: i leghisti stiano a casa BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Quando si taglia il bosco, le schegge volano». E' un vecchio proverbio russo, che in epoca stalinista veniva citato per giustificare ogni nefandezza. In Italia la crisi di governo impazza, e le schegge volano fino a Bruxelles, dove ieri il ministro delle Politiche comunitarie, il leghista Domenico Cornino, ha incontrato i Commissari europei René Steichen (agricoltura), Bruce Millan (politiche regionali) e Raniero Vanni d'Archirafi (mercato interno). Scopo della visita: tentare di racimolare ancora qualche finanziamento da destinare alle zone alluvionate del Piemonte, regione d'origine del ministro Cornino, nato ed eletto a Cuneo. Gli incontri non hanno dato i frutti sperati, e il portavoce di Cornino «per dare un po' di pe¬ pe alla notizia», ha rivelato che la missina Adriana Poli Bortone, ministro delle risorse agricole, si era sentita scavalcata dall'iniziativa del collega leghista, affidando ad un telegramma il proprio risentimento, ed arrivando a dire che un seguace del traditore Bossi non può essere legittimato a rappresentare all'estero il governo italiano. La tesi, sorprendente, è stata purtroppo davvero sostenuta, come poco dopo ha dimostrato lo stesso Cornino, leggendo ai giornalisti il telegramma invi-i' o dalla Poli Bortone a Berlusconi, ai ministri degli Esteri Martino, dell'Ambiente Matteoli, ed allo stesso Cornino. «Si è appreso che il ministro Cornino si recherà a Bruxelles per incontrarsi con i commis¬ sari europei Steichen, Millan e Vanni d'Archirafi - recita il telegramma - avendo il ministero delle risorse agricole predisposto la massima parte dei documenti per gli interventi nelle zone alluvionate, appare estremamente scorretto non aver concordato precedentemente le posizioni». Ma c'è di più, molto di più: secondo la Poli Bortone la caduta del governo berlusconi, provocata dai deputati del Carroccio, «non consente ad un ministro leghista di rappresentare il governo italiano all'estero». La Poli Bortone, secondo Cornino, «ha ancora una volta perso una buona occasione per stare zitta». Il ministro leghista ha spiegato di aver ricevuto mandato dal governo per «coordinare la ricerca di fondi ulteriori» da destinare alle zone alluvionate, ed ha motivato l'irritazione della collega con «le osservazioni che io ho fatto sul risarcimento ai pescatori pugliesi dei danni dovuti all'evento colerico». Astrusità linguistiche a parte, l'affermazione non è innocente: la Poli Bortone è pugliese, e Cornino ha sospettato secondi fini nella sua idea di rimborsare i danni calcolando il tonnellaggio delle barche rimaste ferme nei porti, a causa dell'epidemia di colera del novembre scorso. Scambi di cortesie tra ex alleati, dunque, e in tema di scambi Cornino ne ha proposto uno ai Commissari europei: l'Italia non è riuscita a spendere mille miliardi di lire concessi dalla Cee alle regioni meridionali prima dell'89. Per usufruire di quei fondi, bisognerebbe portare a Bruxelles i programmi definiti entro marzo, cosa ormai francamente impossibile. Ebbene, perché non dirottare quei soldi verso il Piemonte? Fabio Squillante «Diamo al Piemonte mille miliardi non incassati dal Sud» Il ministro dell'Agricoltura Adriana Poli Bortone (di An) e il leghista Domenico Cornino ministro delle Politiche comunitarie