Esplosione Muoiono due operai di 1. A.

Vicino a Parma Vicino a Parma Esplosione Muoiono due operai PARMA. Due morti, otto feriti, un capannone industriale distrutto. E' bastata una scintilla impazzita a provocare una strage. Ieri mattina Fidenza è stata svegliata da un boato: in una piccola azienda del quartiere artigianale è saltata in aria un'autobotte. Lo scoppio ha fatto volare alcuni operai, scagliandoli a decine di metri di distanza e ha completamente distrutto il tetto in eternit. E' stato proprio lo scoperchiamento del capannone a dare sfogo all'onda d'urto, impedendo che la tragedia assumesse dimensioni maggiori. Quando l'inferno provocato dall'esplosione si è placato, sul pavimento giaceva un morto, l'operaio Christian Pietra, 20 anni, di Fidenza, e 9 feriti: uno di essi, Marco Barasi, 16 anni, di Fontanellato, è deceduto pochi minuti dopo. Tutti gli altri sono in ospedale. Nello stabilimento della «2 PZ», lavoravano i tre titolari, i fratelli Carlo e Paolo Parizzi e Massimo Zilocchi, sei operai e un'impiegata, Barbara Tuberti, l'unica persona uscita illesa dallo scoppio. Era davanti al computer in un gabbiotto protetto e l'onda d'urto l'ha risparmiata. La ditta si occupa di termorivestimenti di autocisterne. Ieri c'era da ricoprire in vetroresina l'autobotte killer, che appartiene a una società di Reggio Emilia. A un certo punto, vicino al mezzo è entrata in funzione una saldatricp. Forse una scintilla è entrata in contatto con un residuo di materiale infiammabile. «Ero vicino a una cisterna già rivestita - dice Zilocchi - ho visto una fiammata, poi il boato. Se non si fosse scoperchiato il tetto, saremmo morti tutti». Ai soccorritori è apparsa una scena apocalittica: le porte del capannone a decine di metri dai sostegni, il soffitto non c'era più, della cisterna restavano pochi pezzi di lamiera contorta. Non si sa che cosa contenesse, forse residui di carburante. [1. a.]

Persone citate: Christian Pietra, Paolo Parizzi

Luoghi citati: Fidenza, Fontanellato, Parma, Reggio Emilia