Il coca-party finisce con un cadavere di Maria Corbi

Il corpo ritrovato su un'auto dentro un canale, in cella il marito e un amico Il corpo ritrovato su un'auto dentro un canale, in cella il marito e un amico Il coca-party finisce con un cadavere Latina, morta una donna ROMA. Una macchina finisce in un canale di Latina, sul litorale pontino. Una donna viene trovata morta, il guidatore si salva ma denuncia l'incidente, avvenuto intorno alle quattro di notte di venerdì scorso, solo dopo molte ore, nel pomeriggio di sabato. Dietro a tutto questo una storia di festini a base di coca e altre sostanze stupefacenti. All'inizio i carabinieri si trovano di fronte solo una tragedia delle strade. Ma la vicenda assume subito i contorni di un giallo. I carabinieri si accorgono di avere tra le mani una morte poco chiara. Prima di tutto l'auto precipitata nel canale risulta rubata. E le spiegazioni di Erasmo Pinto, ventinove anni, uscito indenne dalle acque gelide del canale, non convincono. Racconta di essere uscito con Valeria Gaudio, ventinove anni, sposata con un operaio di una fabbrica di Latina. Insieme a lei avrebbe rubato la Y10 dell'incidente: una curva presa male lungo la strada che costeggia il canale. Lui, Pinto, si sarebbe salvato grazie alla prontezza di riflessi che gli ha permesso di saltare fuori dall'abitacolo dell'auto. Niente da fare per la compagna, intrappolata tra le lamiere. I carabinieri non si convincono e si chiedono come abbia fatto l'uomo a raggiungere a piedi la casa del fratello, a Cisterna di Latina, a venti chilometri di distanza, con i vestiti bagnati e con la temperatura glaciale della notte. Non è chiara nemmeno la posizione del marito della donna, Amato Campagna, che nonostante il mancato rientro della moglie a casa non ha presentato denun¬ cia di scomparsa. Quello che si nasconde dietro le bugie imbastite dal Pinto si scopre dopo poco: la donna è morta non per l'incidente d'auto ma per le complicazioni respiratorie sopraggiunte dopo un festino a base di coca cominciato nella sua casa e conclusosi in un bar nei pressi di Borgo Grappa. Otto i partecipanti: lei, il marito, Erasmo Pinto, venuto apposta per l'occasione da Napoli fornito della «roba», e altre cinque persone, due donne e tre uomini. La vicenda rimane comunque ancora tutta da chiarire. Si è trattato di un tentativo goffo di nascondere il giro di droga che faceva capo a Pinto oppure sotto c'è ancora qualcosa di più? Magari l'eliminazione di una compagna di giochi proibiti che sapeva troppo o che aveva deciso di abbandonare il giro della droga? Sospetti pesanti che coinvolgono anche il marito della vittima. Il padrone di casa dopo aver accolto gli ospiti e aver preso parte attiva al party non li ha seguiti nel prolungamento della serata per le strade del litorale. Rimasto a casa ha iniziato le ricerche della moglie per ospedali solo la mattina dopo la notte brava. Gli investigatori pensano che Valeria Gaudio si sia sentita male per strada. Capito che non c'era più nulla da fare, intorno all'una e trenta della mattina, avrebbe architettato il piano dell'incidente avvenuto, secondo i carabinieri, intorno alle quattro di mattina. Tre ore di vuoto ancora tutte da chiarire. Una delle ipotesi è che il gruppetto spaventato dalla morte dell'amica avrebbe deciso di rubare una macchina e di spingerla in un burrone con la macchina su cui viaggiavano. Con la sola forza delle loro braccia infatti non sarebbero riusciti a farla affondare nel canale. Sia il marito della donna sia Pinto sono stati lungamente interrogati dai carabinieri tenendo ferme le rispettive versioni. Anche gli altri partecipanti al festino hanno parlato, e le differenti versioni hanno insospettito gli inquirenti. Pinto e Amato Campagna sono in carcere. Maria Corbi L'incidente sarebbe stato simulato per mascherare la festa a base di droga Il corpo della donna è stato ritrovato dopo le ricerche in un canale vicino a Latina

Persone citate: Amato Campagna, Erasmo Pinto, Valeria Gaudio

Luoghi citati: Borgo Grappa, Cisterna Di Latina, Latina, Napoli, Roma