Così Kim chiamava il padrone

Così Kim chiamava il padrone Così Kim chiamava il padrone Nelle pagine di Kipling riaffiora l'Impero LA STORIA D! UNA PAROLA Il nome «sahib» riecheggia nella letteratura esotica da oltre un secolo, dai racconti dei viaggiatori romantici a Forster a Salgari. Ma lo si trova in particolare negli scritti di Rudyard Kipling, il cantore dell'Impero britannico quando esso era allo zenit della sua potenza. Ecco due estratti, il primo dal racconto Uno guerra di sahib, l'altro dal romanzo Kim. Isahib sono intelligenti, ma dimenticano che la loro stessa intelligenza ha creato il dak (la posta) e che per uno o due anna si può venire a sapere tutto. Noi nell'Indostan sentia- mo e ascoltiamo e ci meravigliamo, e quando un fatto era sicuro, come raccontavano i venditori ambulanti e i fruttivendoli, che i sahib di Yunasbadh erano schiavi dei boeri, alcuni di noi cominciarono a chiedersi cose e ad aspettare segnali. Altri sbagliarono a interpretarli. E da qui, sahib, è venuta la lung?. guerra del Tirah! Que¬ sto Kurban sahib lo sapeva, e ne parlammo insieme. Mi disse: «Non c'è fretta. Presto combatteremo e combatteremo per tutti gli indiani e in quel paese attorno Yunasbadh». E in questo disse la verità. Il sahib non è d'accordo? Esattamente. E' per l'Indostan che i sahib hanno fatto questa guerra. Non si può governare in un posto e soffrire la servitù in un altro. O si governa dappertutto, o si obbedisce dappertutto. Dio non fa le nazioni con bande di diversi colori. (Da «La Casa del desiderio», Franco Maria Ricci) QUANDO cominciai a trattare coi sahib non sapevo quanto fossero stolti (...). Ora io capisco però che i sahib sono come tutta l'altra gente: savi in certe circostanze, e stoltissimi in certe altre. Perciò data la situazione devi pesare le parole in tutti gli aspetti della tua personalità: non dimenticando tra i sahib di essere un sahib, e tra la gente dell'India rammentando di essere... musulmano, indù, jain o buddhista? (...) Succede per i credi come per le cavalcature. L'uomo savio sa che tutte le cavalcature sono buone a qualcosa... che si può ricavar profitto da tutte». (Da «Kim», Mursia) «Non immaginavo che fossero tanto stolti...» Rudyard Kipling, il cantore dell'Impero britannico al suo zenit

Persone citate: Forster, Kipling, Maria Ricci, Rudyard Kipling, Salgari, Tirah

Luoghi citati: India