In galleria sotto Porta Palazzo di Emanuela Minucci
Pronto il progetto atteso da 20 anni: nel tunnel 50 mila auto il giorno Pronto il progetto atteso da 20 anni: nel tunnel 50 mila auto il giorno In galleria sotto Porta Palazzo Spesa prevista: venti miliardi Porta Palazzo è già isola pedonale: sulla carta, almeno. Il progetto del tunnel che s'inabissa sotto piazza della Repubblica è stato completato in questi giorni. Ormai manca solo l'okay del Consiglio comunale per vedere realizzato un sogno urbanistico di cui si parla dagli Anni Settanta. Come spesso accade, fra l'idea iniziale e quella che finisce sul tecnigrafo degli uomini di Palazzo Civico passano troppi anni e parecchie modifiche. Ai tempi della giunta Porcellana si parlava di un'avveniristica coppia di gallerie: una più profonda per tram e metrò (ecco il sogno) l'altra, più vicina alla superficie, per le auto. Il «tunnel della realtà», invece, i cui lavori partiranno intorno alla fine del '95 comprende due normali carreggiate (5 metri l'una) separate dalla tradizionale banchina in cemento. E il tram? Non passerà sottoterra come nei cartoni animati dei «Pronipoti», ma continuerà a correre (si spera, più veloce) in superficie. Le rotaie taglieranno in due l'esedra di Porta Palazzo. Una Porta Palazzo vestita di nuovo: con l'abito ecologico dell'isola pedonale costellata di fioriere e panchine. Ma non è tutto: il mercato del mattino avrà più spazio e le bancarelle si disporranno in maniera più ordinata e razionale. Ma torniamo al nuovo tunnel (pronto ad accogliere un flusso di 50 mila auto al giorno) e alle sue caratteristiche tecniche. Quel sottopasso che cancellerà l'incubo degli automobilisti di restare incolonnati in corso Regina sarà lungo 853 metri. Partirà all'altezza di via delle Orfane per sbucare in corso XI Febbraio. I lavori dureranno circa un anno (se non ci saranno intoppi) e costeranno 20 miliardi. E proprio per evitare che il tunnel di corso Regina si trasformi in un «sottopasso-telenovela» come quello di corso Bramante l'assessore alla viabilità Franco Coreico sta pensando a una gestione «sicura» dei lavori: «Qualcosa come una licitazione privata in grado d'offrirci maggiori garanzie in termini di tempo». In Comune con il tunnel di corso Massimo d'Azeglio, strutture all'avanguardia: come i pannelli anti-rumore (pareti fono-assorbenti che incorniciano le rampe d'ingresso) e sofisticati sistemi di aerazione all'interno della galleria. La soluzione del tunnel, secondo gli esperti, riuscirà ad abbattere l'inquinamento di corso Regina di un buon 30 per cento: questo perché i gas più nocivi si sviluppano alle basse velocità e aumentano a dismisura quando le vetture sono bloccate in coda. «Con il sottopasso le auto non dovranno più fermarsi ai semafori - spiega l'ingegner Argentino Pelissetti che ha messo a punto il progetto - e potranno percorrere quel chilometro fino a oggi considerato "snervante" ai 70 all'o¬ ra. Vale a dire in un fiato». Se sotto la circolazione sarà veloce, sopra l'aria sarà più pulita. E per godersi quell'ecologico silenzio (interrotto soltanto dallo sferragliare del tram) l'assessore all'arredo urbano Gianni Vernetti ha pronto un piano di ristrutturazione in grado di trasformare piazza della Repubblica in salotto: «Non vogliamo anticipare nulla, ma al posto dei parcometri spunteranno ben altre sorprese». Una cosa almeno è certa. Quei duecento posti a pagamento sui quali si è diviso il grande popolo di Porta Palazzo (commercianti in testa) avranno vita breve. Emanuela Minucci L'assessore Franco Coreico e il centro di Porta Palazzo che diventerà isola pedonale
Persone citate: Argentino Pelissetti, Franco Coreico, Gianni Vernetti, Porcellana
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