Ucciso per un tamponamento di Fulvio Milone

Aversa, incidente e lite tra un ambulante e 2 ragazzi che lo hanno inseguito e ammazzato Aversa, incidente e lite tra un ambulante e 2 ragazzi che lo hanno inseguito e ammazzato Ucciso per un tamponamento Folle vendetta di due automobilisti NAPOLI. Un diverbio fra automobilisti a causa di un lieve tamponamento. Sembrerebbe una scena quotidiana, di quelle che passano ormai inosservate nelle città intasate dal traffico. Questa volta, però, è spuntata una pistola, e un uomo ci ha rimesso la pelle. Vittima di una sanguinosa storia di follia metropolitana è Luigi Guarino, 31 anni, venditore ambulante. Era alla guida di un Ape quando due colpi di pistola lo hanno centrato ad una gamba e alla scapola destra. A sparare sono stati due giovani, poco più che ragazzi, che viaggiavano su un'utilitaria: gli stessi con i quali Luigi aveva litigato poco prima di morire per un banale incidente. Al delitto ha assistito impotente il fratello minore della vittima, Innocenzo, 27 anni. Anche lui si trovava nel furgone. Scenario dell'omicidio è la periferia cementificata di Aversa, una cittadina al confine fra le province di Caserta e Napoli. Luigi e Innocenzo Guarino si arrangiavano come potevano, vendendo stracci o qualche stecca di sigarette: gente che viveva ai margini della malavita organizzata, con piccoli precedenti penali per furto e contrabbando. Ieri si trovavano in via Raffaello, un lungo viale che conduce al centro di Aversa, quando con il loro furgone hanno tamponato un'utilitaria ferma ad un semaforo. La lite è scoppiata subito con violenza: i due automobilisti (poco più che ventenni secondo i testimoni) hanno affrontato i fratelli Guarino insultandoli e minacciandoli. Sono volate parole grosse e un paio di ceffoni. Poi, grazie all'intervento di alcuni passanti, è sembrata tornare la calma. Luigi e Innocenzo sono ripartiti a bordo dell'Ape, ignari di quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Non potevano immaginare che i due automobilisti avevano deciso di dar loro una dura lezione: hanno seguito il furgone per un paio di chilometri, sono riusciti a bloccarlo ed hanno aggredito di nuovo gli ambulanti. I fratelli Guarino sono riusciti ancora una volta a sfuggire agli aggressori. Luigi ha ingranato la prima e si è allontanato a tutta velocità, nella speranza di seminare gli inseguitori. E' cominciato a questo punto un lungo inseguimento per le strade del centro: una scena degna di un film stile Chicago Anni Trenta, culminata con una sparatoria. A premere il grilletto contro il furgone è stato uno dei due automobilisti. Due proiettili hanno trapassato la lamiera e hanno centrato il bersaglio: Luigi è stato colpito alla scapola destra e ad una coscia. Innocenzo Guarino non si è accorto subito delle condizioni del fratello: «Non sembrava ferito ha raccontato agli agenti del commissariato di polizia -. Continuava a stringere saldamente il volante mentre gli gridavo di accelerare, di scappar via da quei pazzi furiosi. Ma all'improvviso, dopo trecento metri, il suo respiro si è fatto affannoso. Poi si è accasciato sulla mia spalla». Innocenzo è riuscito a prendere il controllo del furgone e ha continuato nella folle corsa. Quando si è fermato, per suo fratello non c'era più nulla da fare. Un passante ha avvertito la polizia, che ha trovato sul marciapiede accanto all'Ape una pistola scacciacani. «E' mia - ha subito ammesso Innocenzo -, la tenevo sempre in tasca per scoraggiare i malintenzionati». Fulvio Milone All'omicidio ha assistito impotente il fratello della vittima «Si è accasciato guidando» Un'immagine di Napoli intasata dal traffico Ieri quella che sembrava una delle tante, banali liti al semaforo si è trasformata in tragedia

Persone citate: Innocenzo Guarino, Luigi Guarino

Luoghi citati: Aversa, Caserta, Chicago, Napoli