Montanelli «premier? Vedrei sergio romano» di Sergio Romano

Montanelli Montanelli «Premier? Vedrei Sergio Romano» MILANO. La schedina della speranza. Così Indro Montanelli direttore de «La Voce» interviene nel toto-candidato per il dopo-Berlusconi, fornendo a Scalfaro «un paio di consigli». Il primo è risaputo, e si chiama Antonio Di Pietro. «Niente, sia chiaro - scrive Montanelli - mi lascia supporre che Scalfaro stia per convocarlo. Ma sono sicuro che se io facesse, Di Pietro prenderebbe l'invito come una cartolina precetto e l'eventuale incarico come "una ferma", solo chiedendo qualche garanzia sui termini di scadenza». L'altro nome è, spiega Montanelli nell'editoriale di ieri, «un nome che nessuno ha proposto, ma su cui, se abitassimo in Quirinale, un pensierino lo faremmo: Sergio Romano1). «Nemmeno lui viene dalla politica ma sottolinea Montanelli - cosa sia la politica, e non solo quella italiana, lo sa meglio di qualsiasi politico italiano perché come diplomatico di lungo corso e di altissimo bordo, conosce il mondo». E poi «più che un italiano atipico, uno straniero in patria»: quello che per Montanelli dovrebbe augurarsi «qualsiasi patriota di buon senso», [r. int.]

Luoghi citati: Milano