Difensori della Costituzione tra Prima e II Repubblica

Difensori della Costituzione tra Prima e II Repubblica , ■ ■' pi ferii® Difensori della Costituzione tra Prima e II Repubblica L'IDENTIKIT DEI 15 GIUDICI MROMA A chi sono i quindici giudici chiamati a decidere? Cinque giudici dell'Alta Corte sono stati nominati dal Presidente della Repubblica, cinque dalle Camere riunite in seduta comune, tre dalla Cassazione, uno dal Consiglio di Stalo e uno dalla Corte dei conti. Ecco come è oggi composta la Consulla. Presidente è da due anni il professor Francesco Paolo Casavola, 64 anni, eletto dal Parlamento nell'86 su indicazione della de. Scadrà dall'incarico il 25 febbraio prossimo insieme al giudice Ugo Spagnoli, 68 anni, ex deputato pei, eletto lo stesso giorno dalle Camere riunite. La nomina dei sostituti di Casavola e Spagnoli dovrà essere effettuata a Montecitorio tra un mese. Sarà la prima volta nella seconda Repubblica che dovranno essere eletti due giudici costituzionali con il sistema maggioritario senza, però, che siano state fissate delle regole precise per assicurare, comunque, una rappresentanza anche alla minoranza. Attuale vicepresidente della Consulta è il professor Gabriele Pescatore, 78 anni, ex presidente del Consiglio di Stato da cui fu nominato alla fine dell'85. Il suo mandato di giudice scadrà sabato. Ecco perché la decisione sui 16 referendum si conoscerà entro il 14 gennaio. Gli altri tre giudici di nomina parlamentare sono: il professor Vincenzo Caianiello, 62 anni, area pri, che scadrà il 23 ottobre prossimo; il professor Francesco Guizzi, 61 anni, area psi, che scadrà nel Duemila insieme al professor Cesare Mirabelli, 52 anni, area de, ex vicepresidente del Csm. I cinque giudici, tutti nominati dall'ex Capo dello Stato Francesco Cossiga, sono: il professor Antonio Baldassarre, 54 anni, di area pei, che scadrà l'8 settembre prossimo; l'avvocato Mauro Ferri, 75 anni, ex ministro dell'Industria, area psdi-psi, che scadrà il 3 novembre '96 insieme ai professori Luigi Mengoni, 72 anni, area de, ed Enzo Cheli, 60 anni, area psi; e, da ultimo, il professor Giuliano Vassalli, 79 anni (è il più anziano di età dei 15 giudici), ex ministro della Giustizia, area psi. Tre giudici provengono, invece, dalla Cassazione: Renato Granata, 68 anni, Fernando Santosuosso, 68 anni, e Cesare Ruperto, 69 anni. Scadranno, rispettivamente, tra il 1999 e il 2002. Dalla Corte dei conti proviene, infine, l'avvocato Massimo Vari che resterà in carica per altri 7 anni e mezzo. Le decisioni della Corte sono deliberate in camera di consiglio dai giudici presenti all'udienza e vengono prese a maggioranza assoluta dei votanti. In caso di parità di voto prevale quello del Presidente, come è avvenuto quattro anni fa quando, pur finendo 7 a 7, ottenne ugualmente via libera, grazie al voto decisivo dell'allora presidente Giovanni Conso, il referendum elettorale per ridurre le preferenze alla Camera. Stavolta, invece, non potrà esserci parità, essendo in quindici a decidere. In base alla Costituzione i giudici della Corte sono scelti fra magistrati anche in pensione, professori ordinari di università in materie giuridiche ed avvocati con 20 anni di esercizio. Possono essere eletti a qualsiasi età. Ma durano in carica nove anni decorrenti per ciascuno dal giorno del giuramento al Quirinale nelle mani del Capo dello Stato e non possono essere rieletti. Alla scadenza cessano dalla carica e dalle funzioni. L'ufficio di giudice della Corte è incompatibile con quello di deputato, di senatore e di consigliere regionale. I giudici costituzionali non possono candidarsi in elezioni politiche o amministrative, né svolgere attività inerente ad un'associazione o partito politico. Il presidente dell'Alta Corte è eletto tra i suoi componenti, dura in carica tre anni e può essere rieletto, [p. 1. f.) Le decisioni prese in Camera di Consiglio In caso di parità decide il voto del Presidente Francesco Paolo Casavola. presidente della Consulta